WITHIN TEMPTATION – ” Bleed Out “. Recensione in Anteprima P.1. In Vendita dal 20 Ottobre 2023

14 Ott, 2023

 

I WITHIN TEMPTATION pubblicheranno il loro ottavo album in studio Bleed Out” che rappresenta un audace salto in avanti per la band. Dai riff di chitarre contemporanei e di forte impatto alle melodie svettanti che mettono in luce le loro radici sinfoniche, i WITHIN TEMPTATION hanno creato un viaggio sonoro che fonde diversi stili musicali e temi che fanno riflettere. Si tratta di un album tanto epico quanto schietto e, ora più che mai, di una band che non ha paura di prendere posizione su questioni che le stanno a cuore.   

We Go to War ” è un perfetto primo brano di quest’album che ci avvolge con le tipiche tonalità strutturali del gruppo ma spingendo ancora più forte del solito perché questa nuova pubblicazione è dichiaratamente legata a quello che sta succedendo nel mondo e il gruppo lo grida forte senza paura. La voce magnetica di Sharon den Adel ci parla dell’aggressione in atto in Ucraina con suoni dark e rock che risultano più pesanti del solito e questo serve proprio a spingere ancora di più il messaggio. Ci sono punte di inserti techno che si sprigionano tutto intorno al contesto e che aumentano quel senso di epico e maestoso che il gruppo ci ha sempre abituato nel tempo. Ecco arrivare ” Bleed Out  ”, title-track e primo singolo estratto e qui il discorso è legato al diritto delle donne in Iran dopo l’omicidio di Mahsa Amini. Siamo di fronte ad una delle canzoni più pesanti che il gruppo abbia mai eseguito o scritto e, per certi versi, una delle meno armoniche cosa che potrebbe lasciare spiazzate un certo tipo di fan. Lo stile grafico del videoclip è un mix di espressione artistica di cui vorremmo vedere un lungometraggio e che riesce perfettamente a trasmettere la potenza del messaggio desiderato. Ancora rock e metal puro da parte del gruppo che regala una canzone densa di significato e dalle sonorità quasi commoventi. Anche la successiva ” Wireless  ” è accompagnata da un videoclip promozionale molto simile al precedente ma in questo caso il contesto è il punto di vista di un soldato nel pieno di una guerra ingiusta e subito i pensieri vanno al conflitto in Ucraina. Questa volta la canzone ha un inizio più armonico e dal taglio orecchiabile fatto di suoni che si amalgamano perfettamente fino a quando esplode in un turbine duro e forte con suoni disturbanti e volutamente distorti. La canzone continua cosi riuscendo a mixare molto bene stili differenti e sembra quasi di riuscire a distinguere in esso due brani distinti che però portano avanti lo stesso messaggio. Una delle migliori a livello sonoro per la sua ampiezza di toni che vengono messi in campo oltre naturalmente ancora una volta per il suo significato profondo. 

 

Arriva ” Worth Dying For ” che colpisce forte come un perfetto esempio di power metal di cui questo gruppo ha spesso dimostrato di essere uno dei massimi esponenti. Una canzone veloce che non lascia scampo neanche un attimo senza mollare la presa a livello musicale con ottimi riff di chitarra e una batteria martellante mentre la parte cantata corre all’impazzata lasciandoci senza fiato per quanto tutto si unisce alla perfezione. Il prossimo brano ” Ritual ” è dichiaratamente basato sul film “Dal Tramonto all’Alba” di Quentin Tarantino e risulta per certi versi strano per la discografia del gruppo. Parla di una donna che assume il controllo in un mondo dominato dagli uomini e per farlo usa la propria forza seduttiva. Lo stile è diverso dal solito grazie ad alcuni suoni di fondo e voci distorte che ci accompagnano per tutta la canzone. Sharon canta con uno stile seduttivo, una voce suadente e mai esagerata lasciano molto spazio ad elementi di contorno a volte techno, altre volte più rock ma tutto quanto crea un sound molto orecchiabile perché allegro nel suo andamento che entra in testa e non ci lascia più fino alla fine. E’ il momento di ” Cyanide Love  ” e il gruppo dimostra che nonostante sia forte del proprio stile abbia voglia, coraggio e capacità di mettersi in gioco sperimentando stili differenti. In questo caso è ancora la sensualità di Sharon den Adel al centro della scena ma in modo differente dalla canzone precedente. Il sound è certamente più disturbato e meno limpido e pieno di scelte che cambiano continuamente lo stile e la velocità d’esecuzione. Ancora una volta il gruppo sorprende e conquista andando fuori dai propri schemi ma regalando al pubblico una canzone suadente, ipnotica e magnetica.

Per la seconda parte della Recensione in Anteprima dell’album “Bleed Out” dei WITHIN TEMPTATION cliccare QUI.

Tracklist:

1: We Go To War

2:  Bleed Out 

3:  Wireless 

4: Worth Dying For

5:  Ritual 

6: Cyanide Love   

7:  The Purge 

8:  Don’t Pray For Me 

9:  Shed My Skin (feat. Annisokay) 

10 : Unbroken

11:  Entertain You 

 

WITHIN TEMPTATION sono: 

Sharon den Adel – Voce

Mike Coolen – Batteria

Stefan Helleblad – Chitarra

Ruud Jolie – Chitarra

Martijn Spierenburg – Tastiere

Jeroen van Veen – Basso

Robert Westerholt – Chitarra 

 

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Andrea Arcuri