WITHIN TEMPTATION – ” Bleed Out “. Recensione in Anteprima P.2. In Vendita dal 20 Ottobre 2023

16 Ott, 2023

Continua la Recensione dell’ottavo album in studio “Bleed Out” del gruppo WITHIN TEMPTATION. Dall’inizio della guerra in Ucraina, i WITHIN TEMPTATION hanno spostato la loro attenzione dallo scrivere di emozioni personali e argomenti sociali nell’affrontare le ingiustizie globali e riflettere lo stato tumultuoso del mondo in un modo che altri artisti sembrano incapaci o non disposti a fare.

 

L’album continua con il prossimo brano cioè  “ The Purge ” uscito come singolo promozionale nel lontano 2022. La linea vocale è molto classica e ricorda gli inizi del gruppo come tonalità. A farla da padrone è un passo molto presente con una linea persistente e soprattutto synth ed effetti sonori che riecheggiano e completano l’atmosfera. Un brano quindi che guarda molto al passato ed è un bene perché in fin dei conti il gruppo è diventato famoso per un certo stile e fa piacere che ne rimanga fedele. Il videoclip anche è molto minimal senza tanti effetti scenici se non tanto fumo mentre i componenti del gruppo suonano tra fasci di luce. Anche in ” Don’t Pray For Me ” vediamo un videoclip dallo stile classico con il gruppo che suona e canta dentro un santuario illuminato a giorno con colori caldi e di notte illuminato solo dalla luce della luna con colori freddi. Il tutto circondato dal fumo con un’alternanza di immagini sacre religiose e la stessa Sharon indossa copricapi diversi nelle varie immagini che simboleggiano differenti culti. Musicalmente è magistrale con chitarre trascinanti, batteria martellante e una parte cantata che varia dal rock classica fino a voci epiche e punte di lirica. La canzone parla di non imporre la propria credenza a nessuno e permettere a tutti di seguire il proprio destino. Insomma questa canzone ha tutti gli elementi  bilanciati al punto giusto e la scelta di non spingere sulla componente metal pesante permette di avere di fronte una delle più orecchiabili e riconoscibili che il gruppo abbia mai scritto.

 

Siamo quasi alla fine ma c’è ancora tempo per ” Shed My Skin (feat Annisokay) “. Di questa canzone esiste un videoclip non ufficiale nel senso che è un estratto preso dal concerto “The Aftermath” che il gruppo ha eseguito in Realtà Virtuale nel 2021 di cui vi riproponiamo la nostra recensione cliccando QUI. Si tratta di una collaborazione con il gruppo metalcore tedesco Annisokay che parla di affrontare gli inevitabili cambiamenti della vita e che solo facendolo si potrà crescere e quindi vivere davvero. Siamo di fronte ad una canzone più metal proprio per la scelta di avvicinarsi maggiormente allo stile del gruppo chiamato a collaborare e che fa della molteplicità delle voci (Sharon e i frontman Rudi e Christopher degli Annisokay) il suo maggior punto di forza. Ne viene fuori qualcosa di differente dallo stile classico del gruppo perché appunto volutamente contaminato da sonorità più metalcore altisonanti. Ora è il tempo di ascoltare la scarica di adrenalina di ” Unbroken ” che crea da subito un sound differente da tutto quello che abbiamo ascoltato in precedenza. Questo permette alla canzone di distinguersi grazie a inserti techno nuovi ed inoltre con l’aggiunta della voce di Sharon in una versione molto calda e profonda che spinge neanche nel bellissimo ritornello. Abbiamo una canzone che ci porta ad una dimensione intima pur rimanendo nel campo del rock veloce. L’ultimo brano che propone il gruppo è ” Entertain You ” e risulta impressionante come il gruppo riesca ancora a esplorare stili differenti nella creazione di questa canzone e nello stile grafico del videoclip che l’accompagna. Abbiamo a che fare con qualcosa di più sbarazzino, liberatorio, giocoso e variegato mentre vediamo immagini in b/n con punte di rosso ambientato in un mondo freaks da circo divertente e divertito. Chitarre pesantissime, cambi di registro repentini e stili differenti di synth con accenni di musica trap ne costituiscono la spina dorsale se poi ci aggiungiamo la voce del produttore Daniel Gibson come aggiunta allora possiamo dire che il gruppo chiude quest’album con un botto incredibile.

 

Per la prima parte della Recensione in Anteprima dell’album “Bleed Out” dei WITHIN TEMPTATION cliccare QUI.

Tracklist:

1: We Go To War

2:  Bleed Out 

3:  Wireless 

4: Worth Dying For

5:  Ritual 

6: Cyanide Love   

7:  The Purge 

8:  Don’t Pray For Me 

9:  Shed My Skin (feat. Annisokay) 

10 : Unbroken

11:  Entertain You 

 

WITHIN TEMPTATION sono: 

Sharon den Adel – Voce

Mike Coolen – Batteria

Stefan Helleblad – Chitarra

Ruud Jolie – Chitarra

Martijn Spierenburg – Tastiere

Jeroen van Veen – Basso

Robert Westerholt – Chitarra 

 

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Andrea Arcuri