METAMORPHOSIS di Michele Fasano
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NOTE DI REGIA
Il tema è ben espresso dai versi di Jalal ad-Din Rumi (Fîhî-mâ-fîh, XIII secolo): «Esistono molte vie di ricerca, ma la ricerca è sempre la stessa. Forse non vedi che le strade che conducono a La Mecca sono diverse, l’una proveniente da Bisanzio, l’altra dalla Siria, altre ancora che passano per la terra o per il mare? La distanza da percorrere è ogni volta diversa; ma, quando arrivano alla fine, le controversie, le discussioni e le divergenze di vedute scompaiono, perché i cuori si uniscono. Questo slancio del cuore non è né la fede, né la miscredenza, ma l’Amore». Il regista: «Occorre riappropriarsi dello spazio del fondamento, per troppo tempo abbandonato in balia di fanatismi. Il mito ha sempre veicolato un nucleo creativo profondo e universale, comune a tutte le culture, occorre tornare a tradurlo… L’Amore è questo fondamento e vi si accede quanto più si opera a deporre le ansie identitarie…» Parlare di “Religione dell’Amore” oggi potrebbe suonare “paradossale”, “a lato della comune opinione”, un tratto destinato a restare non percepito e non documentabile senza uno specifico lavoro di elaborazione drammaturgica. Il gioco tra realtà e finzione, dunque, da una parte esalta la percezione dei significati come “non casuali”, dall’altra consente di giocare con i dispositivi di credenza dello spettatore, convocato a prendere una posizione, a “vedere” (tra realtà e finzione) al di là delle proprie abitudini di percezione (oltre i pregiudizi del senso comune). Il film “Metamorphosis” utilizza tecniche miste, una scelta che scaturisce da ragioni espressive non casuali. Con i colori dell’illustrazione della favola l’animazione cut-out (22 min. c.a.) racconta il viaggio di uno stormo di volatili ed è ispirato a “La conferenza degli Uccelli” di Farid al-Din ‘Attar, poeta persiano del XIII sec.; si aggiungono due interventi di Animazione pittorica come prologo ed epilogo del film (3 minuti c.a.). L’Animazione in rotoscoping (45 min. c.a.) racconta il mondo dei 4 personaggi umani reali come un mondo di mezzo, stretto tra quello colorato e spirituale degli uccelli e quello in b/n della violenza della Storia. I personaggi umani si sforzano, infatti, di dare colore (spiritualità) a un mondo di tenebra. I materiali fotografici infine richiamano alla memoria la violenza della Storia: episodi genocidari: tra i quali i fatti di Bosnia, Kossovo, Shoa di Salonicco, Pogrom di Istanbul, Genocidio Armeni, questione siriana, palestinese, in cui ogni religione, nessuna esclusa è stata ora vittima ora carnefice, quando si è scelta la discriminazione, invece del dialogo, l’invenzione del nemico, piuttosto che la Via dell’Amore.
SINOSSI
Il film, ispirato a “La conferenza degli Uccelli” di Farid al-Din ‘Attar, è una favola d’animazione e racconta l’avventura di uno stormo di volatili che viaggia al seguito di Upupa, verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, dove potranno ricevere tutte le risposte alle loro domande. Tra sogno e realtà, i volatili attraversano le 7 Valli. I più si perdono per strada, tranne i 4 di loro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani reali: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele) molto diversi l’uno dall’altra, per età, genere, cultura e religione, territorio di origine e mitologie, paesaggi geografici e vissuto storico e psicologico. Nell’intreccio della storia d’animazione, si fondono stralci di materiali fotografici d’archivio che richiamano alla memoria la violenza della Storia: episodi genocidari in cui ogni religione, è stata ora vittima ora carnefice.
REGISTA
Michele Fasano è regista e produttore indipendente. Nel 2005 fonda SATTVA FILMS srl e frequenta il MAIAWORKSHOP, programma di formazione per giovani produttori europei, sostenuto dal Programma MEDIA della Commissione Europea. Ha prodotto diversi film, tra i quali «MANI ROSSE / RED HANDS» di Francesco Filippi, pluripremiato special in stop motion e animazioni 2D paperless (30 min., 2018), selezionato in 92 festival cinematografici in 30 paesi e vincitore di 32 premi come miglior film. METAMORPHOSIS è l’opera prima in animazione per Michele Fasano.
Andrea Arcuri