“Imprevisti Digitali” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 15 Ottobre 2020

11 Ott, 2020

“Imprevisti Digitali”

Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 15 Ottobre 2020

 
Tre vicini di casa in un sobborgo francese si ritrovano coinvolti in una serie di imprevisti causati dalla loro inettitudine nel rapportarsi alle nuove tecnologie. Marie ha paura di perdere il rispetto di suo figlio a causa di un sex tape finito online, Bertrand s’invaghisce della voce di una centralinista e cerca di proteggere la figlia dal cyber bullismo e Christine, che ha perso il marito a causa della sua dipendenza dalle serie tv, è disposta a tutto per far aumentare la sua valutazione come autista privato. I tre si lanceranno così in una battaglia contro i giganti di internet.  
Quello di Benoît Delépine e Gustave de Kervern è un film divertentissimo ma solo se si conosce bene e apprezza il loro stile narrativo già presente nei loro film precedenti. Iniziamo quindi col dire e confermare che il duo di registi francesi sono rimasti fedeli al loro umorismo tanto malvagio quanto anarchico, sicuramente i loro fan più accaniti apprezzeranno questa continuità di intenti e messa in scena. 
Vediamo cosi una moltitudine di situazioni piene di personaggi surreali e marginali ma che raccontano storie molto attuali in cui tutti si possono identificare. Caratteri talmente comuni, nonostante forzature e alcune caricature, da poter essere universali e comprensibili. Non solo personaggi volutamente esagerati ma soprattutto situazioni paradossali e un desiderio di fare un certo tipo di satira molto sottile e forse per questo, non condivisibile e apprezzabile da tutti . Risulta singolare non solo l’umorismo irresistibile che viene portato avanti in maniera cosi originale ma anche il senso di forte malinconia che aleggia in tutta la vicenda anche grazie a tre personaggi che in maniera bonaria possiamo chiamare “perdenti”. In definitiva quello che differenzia la commedia “Imprevisti Digitali” da tante altre commedie (francesi e non) è il modo in cui mette in scena le sue caratteristiche cosi peculiari.
 
Bravissimi gli attori protagonisti e attenzione ad un paio di comparsate celebri che lasciano il segno. Il film non lascia indifferenti lungo il suo tortuoso percorso narrativo fatto anche di piccole strizzate d’occhio ai famosi gilet gialli che hanno tenuto banco in Francia, all’abuso della tecnologia e al nuovo senso di semi-povertà che rischia di dilagare nel mondo.
 
Andrea Arcuri