“ Atlas ” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 24 Maggio 2024

24 Mag, 2024

Atlas Shepherd (Jennifer Lopez), una brillante ma misantropa analista di dati con una profonda sfiducia nell’intelligenza artificiale, si unisce a una missione per catturare un robot rinnegato con cui condivide un misterioso passato. Ma quando la situazione precipita, la sua unica speranza di salvare il futuro dell’umanità dalla IA è fidarsi di quest’ultima.

La scelta del film è abbastanza chiara e precisa. Gli occhi sono tutti da puntare su Jennifer Lopez che di per sé non è certo un male, anzi, ma così facendo si sacrifica la credibilità del film e il suo potenziale. Più “Atlas” decide di procedere e usare come centro la sua star, più la stessa Lopez diventa una macchietta e protagonista di un film che si fa quasi fatica a guardare.

Non ci sono idee originali e le poche che vengono accennate rimangono in superficie senza tanti mezzi termini. I pericoli, i nemici e tutto quello che succede può essere paragonato ad un videogames ma non di quelli odierni, che hanno una trama di fondo ben costruita, bensì quelli più basilari e diretti dove l’importante è procedere, sparare all’impazzata e non pensare ad altro.

Non aiutano gli inserti drammatici della protagonista e il suo legame con l’IA che deve combattere, vengono messi lì nel mezzo senza continuità e con il solo e smaccato scopo di creare maggiore empatia con i personaggi. Proprio questo discorso ne determina il suo fallimento finale perché “Atlas” nel suo terzo atto quando era il momento di accelerare, perde la strada e il suo focus cercando tale approccio più emotivo quando invece in maniera più coerente col suo genere, doveva spingere ed esagerare tra effetti speciali e azione veloce. Almeno ci avrebbe regalato qualcosa di divertente e magnifico sotto questi aspetti invece sbaglia totalmente perché imbrigliato dai soliti cardini già abusati e ridondanti.

Andrea Arcuri