Presentato da Francesca Leto, la docu-serie racconta di donne e la voglia di mettersi in gioco con la pole dance perché la sfida è solo una: amarsi. Nella prima puntata conosciamo Dora, Stefania e Marianna, diverse per età e storia, unite da una nuova sfida.
La bellezza di questo programma sta tutto nella semplicità e rispetto con cui Francesca Leto affronta le storie delle tre protagoniste. La durata è molto contenuta, si parla di circa 30 minuti, in cui ognuna di loro andrà a raccontare le proprie difficoltà e perché abbiano deciso di provare la pole dance. L’ultima parte viene dedicata ad una sessione di gruppo insieme in palestra. Francesca Leto dedicherà una posa pensata in maniera precisa e personale per Dora, Stefania e Marianna. sarà il momento in cui ognuna di loro andrà a provarla sarà anche l’occasione per raccontarsi davanti alle altre tra confronti e riflessioni.
A differenza di altri format simili, “Donne Sospese” decide di fare dell’essenza e del poco tempo dedicato alla disciplina sportiva la sua forza. Si evitano così inutili momenti in divagazioni o inserti di marketing e di puro intrattenimento solitamente usati per fare show. La pole dance non viene quindi resa in maniera sbagliata e come tutti pensano cioè un balletto sexy per piacere agli altri ma piuttosto un mezzo per sentirsi bene con se stesse e un modo per prendere consapevolezza del proprio corpo cercando di migliorarsi in ogni campo soprattutto psicologico.
Complimenti quindi a Francesca Leto per la delicatezza con cui affronta le tematiche messe in campo e per la scelta stilistica del programma nel dare davvero voce alle tante donne che hanno bisogno di reinventarsi superando limiti personali. Speriamo in prossime storie ma soprattutto che questo format riesca davvero ad ispirare tutti quanti ad affrontare le proprie paure in qualunque modo, anche praticando la pole dance.
Andrea Arcuri
