“ Priscilla  ” – Recensione in Anteprima. Al cinema dal 27 Marzo 2024

19 Mar, 2024

Quando l’adolescente Priscilla Beaulieu incontra a una festa Elvis Presley, l’uomo, che è già una superstar del rock’n’roll, nel privato le si rivela come qualcuno di completamente diverso: un amore travolgente, un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile. Attraverso gli occhi di Priscilla, Sofia Coppola ci racconta il lato nascosto di un grande mito americano, nel lungo corteggiamento e nel matrimonio turbolento con Elvis. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua tenuta da sogno a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.

Sofia Coppola è una magnifica regista capace di donare ai suoi film sempre un forte senso di eleganza anche se a volte tutto viene nascosto da estetica pop e musica cool come ad esempio “Bling Ring” e “Marie Antoinette”. Altre volte però la sua capacità narrativa è stata enfatizzata da una carica emotiva molto forte associata ad una sceneggiatura riuscita come in “Lost in Translation” e “Il Giardino delle Vergini Suicide”. Detto questo è bene precisare che l’attesa per questa sua ultima opera, presentata all’ultima Mostra Internazionale del cinema di Venezia, era molto alta per la scelta di raccontare la storia di Elvis ma dal punto di vista di Priscilla Presley.

Ne viene fuori un racconto certo soave e ancora una volta caratterizzato dal rigore ed eleganza di cui la regista ci ha sempre abituato. Tutto grida alla perfezione nella ricostruzione di un’epoca e di un mondo glamour con molta precisione ma a parte questo aspetto, cosa questa volta può essere considerato un valore aggiunto per farci ricordare questa sua opera?
L’effetto che porta il film è certo una bella confezione ma manca di vibrazioni e tutto viene raccontato in maniera troppo sommessa dove i sentimenti risultano sempre sommersi senza che nulla durante la visione lascia davvero il segno. Le emozioni non esplodono, non c’è un attimo di brio e questo non permette davvero di creare empatia con tutto quello che il film vuole raccontare.

Altro aspetto negativo è il fatto che nonostante sia la storia di Priscilla, il personaggio di Elvis è indubbiamente imponente e importante ma non si sente davvero la sua presenza, il suo glamour e quello che di fortemente negativo provochi nel tempo alla moglie. Assolutamente la Colpa volpi ottenuta all’attrice Caille Spaeny nel ruolo della protagonista è meritato e solo lei vale il prezzo della visione. 

L’intento del film è celebrare ed evidenziale la dipendente e l’ossessione verso gli altri e cerca di trasmettere tale messaggio senza davvero addentrarci nell’animo ma solo suggerendo il tutto con moltissimo … rigore ed eleganze. 

 

Andrea Arcuri