Sky insieme a tutto il cast ha presentato a Roma la seconda stagione di questa serie. Con loro erano presenti anche il regista Luca Ribuoli, la sceneggiatrice Lisa Nur Sultan, Nils Hartman per Sky e i produttori di Palomar.
Parola alla sceneggiatura Nils Hartmann che ha voluto sottolineare: “La prima stagione è stata una sfida, abbiamo portato a casa un successo indiscutibile di pubblico e critica. Nella seconda abbiamo trovato una nostra identità“. La seconda stagione è stato un bell’impegno anche per il regista Luca Ribuoli: “La scrittura andava verso un cambiamento, è stata cercata un’indipendenza maggiore rispetto alla serie originaria, anche perché gli anni passano, e a questo abbiamo partecipato tutti“
Parlando delle tante guest star Maurizio Lastrico ha raccontato: “Valeria Bruni Tedeschi in scena, in un momento di collera del personaggio, inizia a chiamare la madre, cosa che non era scritta in sceneggiatura. Elodie è stata stupenda… La serie chiede rigore, ma ciò che viene da fuori è ben accetto“. Sempre su questo argomento è stato nominato Fiorello, invitato per questo ciclo di episodi ma alla fine non si è riusciti a darne seguito. “Quanto tempo ho per riprovarci?”, ha chiesto ironicamente Sara Drago.
Infine è stata confermata la terza stagione.
Nel guardare i primi due episodi (dei sei totali) che compongono la seconda stagione di “Call My Agent “, si ritrova subito lo spirito allegro, esagerato e confusionario della CMA, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma. Tornano gli stessi attori protagonisti della prima stagione: Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico e l’appena scomparsa Marzia Ubaldi (a cui sarà dedicato il primo episodio) e i loro assistenti interpretati da Sara Lazzaro, Francesco Russo e Paola Buratto.
Come sempre ogni episodio sarà centrato su alcune guest star molto importanti che si prestano nel creare personaggi simpatici ed estrosi che daranno filo da torcere ai nostri genti. Nel primo episodio saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro mentre nel secondo Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia come un vero e proprio terremoto per la CMA con l’aggiunta di Gian Marco Tognazzi.
Come si dice spesso: formula che funziona non si cambia e infatti l’equilibrio tra le varie storie e personaggi che andranno a scambiarsi momenti in primo piano viene garantita da una scrittura sempre fresca e mutevole nei toni e nelle storie centrali. Risulta inoltre interessante come vengano fuori piccole e grandi fragilità nei protagonisti soprattutto quando si parlerà di turbe amorose facendoci vedere la tosta Lea (Sara Drago) sotto una luce diversa ma soprattutto Vittorio (Michele Di Mauro) tra figlie ritrovate, ex moglie e forse un interesse amoroso all’orizzonte. Siamo sicuri che lungo le altre puntate anche gli altri componenti dell’agenzia avranno il loro momento per farsi conoscere meglio.
Certo a volte l’introduzione delle guest star può sembrare forzata e le loro caratteristiche esagerate per dover di riempimento e nel cercare una risata ma è bene precisare e tenere a mente che è questa la natura della serie e che non nasconde di voler sfruttare a dovere tali espedienti.
Andrea Arcuri
