A MARZO AL TEATRO MANZONI DI MONZA 

1 Mar, 2024

OLIVA DENARO
Dal romanzo di Viola Ardone
Regia Giorgio Gallione
con Ambra Angiolini

C’è una storia vera, e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni ’60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce nell’ordine magico del racconto.
In un universo che sostiene che “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”, Oliva, ormai adulta, narra la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione rivoluzionaria che suscita scandalo e stupore, rifiuta la “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso.
Una storia di coraggio, emancipazione e coscienza di sé che racconta di tante donne attraverso una ragazza, diventa un’eroina grazie al valore del primo vero “no”.


MA PER FORTUNA CHE C’ERA GABER
di e con Gioele Dix
con musiche di Giorgio Gaber
Pianoforte Silvano Belfiore
Chitarra Savino Cesario

Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, in occasione del ventennale della scomparsa di questo grande artista, da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”.
Uno spettacolo appassionato e originale, costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con versi mai musicati, canzoni inedite, monologhi abbozzati e mai completati, riscoperti grazie all’apporto della Fondazione Gaber.
In scena, nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix è accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.


MURI – Prima e dopo Basaglia
di Renato Sarti
con Giulia Lazzarini

Giulia Lazzarini – interprete unica, delicata ed essenziale – ripercorre, attraverso lo sguardo e la testimonianza dell’infermiera Mariuccia, la rivoluzione di Franco Basaglia che rivoluzionò la psichiatria introducendo un approccio umano alla cura dei disturbi mentali. I cosiddetti malati di mente non sono più esseri anormali da escludere, ma persone in grado di esprimersi e di partecipare alla vita della società.
Al termine dello spettacolo dibattito tematico con Arianna Bettin, Assessora alla Cultura; Egidio Riva, Assessore al Welfare; Massimo Clerici, Direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’università di Milano, già Direttore del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo.
Con loro sul palco, il regista Renato Sarti e l’attrice Giulia Lazzarini.


RE LEAR È MORTO A MOSCA
Drammaturgia e regia César Brie
con Altea Bonatesta, César Brie, Leonardo Ceccanti, Eugeniu Cornitel, Davide De Togni, Anna Vittoria Ferri, Tommaso Pioli, Annalesi Secco e Alessandro Treccani

Questo spettacolo è un omaggio al teatro, ai suoi eretici, alla forza della creatività contro la pesantezza della censura e della dittatura e narra le vicende di uno dei più grandi teatri del Novecento, il Teatro Ebraico di Mosca (Goset), fondato da Alexander Granovskij e Marc Chagall. I fondatori si sono salvati rifugiandosi in Francia, mentre i due straordinari attori-autori – Solomon Michoels e Veniamin Zuskin – vengono accusati di essere oppositori al regime staliniano e assassinati.
Lo spettacolo ripercorre la loro carriera e la difficile, se non impossibile, coesistenza di libertà artistica e fede sovietica, narrando la vicenda attraverso uno dei pochi testi shakespeariani consentiti dal regime staliniano: Re Lear.

CLEOPATRÁS – Unplugged
di Giovanni Testori
con Anna Della Rosa
regia Valter Malosti

In un reinventato Egitto romano che prende i contorni della Valassina, si colloca una iconica Cleopatràs che nelle sue ultime ore di vita racconta al pubblico il mistero per eccellenza: quello dell’Amore. Con la cura e l’amore dell’archeologo che riporta alla vita le grandi creazioni del passato, Valter Malosti approccia l’opera del poliedrico Giovanni Testori, uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, profondamente legato al territorio lombardo.


IO, ROBERTA, IPPOLITA LUCIA
di e con Ippolita Baldini

Se è vero che gli uragani più devastanti hanno nomi femminili, tenetevi forte: lei ne ha tre!
Roberta Ippolita Lucia – in arte Ippolita Baldini – è in cerca del suo centro di gravità, lavora come attrice, cerca l’uomo della sua vita, magari anche tra gli spettatori, non si sa mai. È in continuo movimento perché non è facile avere tre nomi, non è facile avere tre personalità e saperle gestire con equilibrio in un mondo come quello di oggi, così pieno di stimoli e false libertà ma soprattutto non è facile avere una mamma Marchesa!
Tutto questo in uno spettacolo stupefacente, interpretato da una attrice in ascesa, brillante e divertente che si mette a nudo, senza paura, raccontando di sé, quindi di noi. Vi aspettano sul palco tutte e tre: Io, Roberta Ippolita Lucia.


Vi segnaliamo che giovedì 14 marzo alle 20.30 è in programma al Capitol Anteo spazioCinema SULL’ADAMANT – DOVE L’IMPOSSIBILE DIVENTA POSSIBILE di Nicolas Philibert.
Questo delicato ed emozionante documentario – premiato con l’Orso d’Oro a Berlino – racconta la storia di un centro diurno unico al mondo. Una struttura galleggiante, adagiata sulla Senna, che accoglie adulti con disturbi psichici e si prende cura di loro tramite l’arte, la musica, il disegno. Una terapia per il cuore, prima che per la mente.
Crediamo ci sia un profondo legame tra le tematiche e la storia dello spettacolo “Muri – Prima e dopo Basaglia” e la meravigliosa realtà raccontata in “Sull’Adamant”: per questo vogliamo invitare tutto il pubblico ad essere presente in entrambe le occasioni.