“ Spaceman ” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dall’1 Marzo 2024

28 Feb, 2024

 

Dopo aver trascorso sei mesi in una missione di esplorazione in solitaria agli angoli estremi dell’universo, l’astronauta Jakub (Adam Sandler) si rende conto che il suo matrimonio potrebbe non esistere più una volta ritornato sulla Terra. Mentre prova disperatamente a riappacificarsi con la moglie Lenka (Carey Mulligan), riceve aiuto da una misteriosa creatura che si nasconde nei meandri della sua astronave e che risale alla notte dei tempi. Hanuš collabora con Jakub per capire cosa è andato storto prima che sia troppo tardi.

Il primo motivo d’interesse per avvicinarsi a “Spaceman” è certamente la possibilità di vedere l’attore Adam Sandler in un inedito ruolo impegnato. C’è da dire che non è la prima volta e si vuole ricordare il film “Reign Over Me” dove aveva regalato una performance di altissimo livello purtroppo passata troppo in sordina e poco vista dal pubblico.

Tutto il film si regge sul personaggio di Sandler e sulle sue conversazioni con l’entità con cui fa amicizia sulla sua astronave. Ritroviamo quindi tutti i vari cliché emotivi a cui possiamo pensare riguardo un uomo da solo per molto tempo nello spazio che deve fare i conti con se stesso, la solitudine e un matrimonio ormai in crisi. Ne viene fuori più che un film fatto di narrazioni e accadimenti, un profondo dialogo a tratti affascinante come una specie di meditazione che porta a chiedersi a che punto siamo nell’analisi della condizione umana. In fin dei conti però tutti i discorsi fatti tra l’astronauta e l’entità non risultano molto originali e nuovi rispetto ad altre pellicole che hanno affrontato in passato tali esperimenti e divagazioni.

Il film quindi non riesce perfettamente nei suoi intenti di voler far riflettere o lasciare davvero qualcosa di profondo nel pubblico perché manca di stupore e incisività. Ci teniamo ben stretto l’attore Adam Sandler in una performance davvero solida e con il desiderio di vederlo nuovamente in ruoli simili magari supportato da una sceneggiatura migliore.

Andrea Arcuri