“ Code 8 – Parte II ” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 28 Febbraio 2024

28 Feb, 2024

Al centro della trama di questo sequel c’è una teenager che lotta per avere giustizia dopo che degli agenti di polizia corrotti hanno ucciso suo fratello. Dopo essere stata testimone del tentativo di insabbiare quanto accaduto, la giovane è in pericolo e potrà avere l’aiuto di un ex-criminale (Robbie Amell) e del suo partner (Stephen Amell). 

Il film costruisce un mondo in cui coloro che hanno poteri vengono perseguitati e per fare questo si usa il classico mezzo di prendere un personaggio innocente, come ad esempio un bambino, che dev’essere protetto dai nostri protagonisti. In parte tutto risulta procedere similmente a quello che succedeva nel primo film ma la parte legata al pericolo viene un po’ troppo lasciata da parte e concentrarsi invece su una maggior costruzione e introspezione dei personaggi.  

Al centro c’è ancora una volta il rapporto tra Robbie e Stephen Amell, assoluti protagonisti e che rappresentano due punti di vista differenti contro il sistema. In fin dei conti vale la pena guardare il film soprattutto per le loro performance con l’aggiunta di scene d’azione ben costruite e alcune aggiunte riguardo dilemmi morali che tentano di dare maggior profondità alla storia. Se il primo capitolo aveva alcuni difetti di ritmo e costruzione oltre alla difficoltà di costruire delle basi interessanti, questo seguito riesce a migliorare tali aspetti regalando al pubblico un ritmo più solido, una sceneggiatura meno monotona ed effetti speciali meglio curati. 

A questo punto possiamo dire che il franchise ci ha conquistato e non vediamo l’ora di vedere il terzo capitolo (ora in preparazione) così da portare avanti una solida storia di genere che potrebbe anche procedere per molto tempo se riuscisse a migliorarsi ogni volta senza ripetersi. 

Andrea Arcuri