“ Pensati Sexy ” – Recensione. Disponibile su Prime Video dal 12 Febbraio 2024

11 Feb, 2024

Maddalena ha 30 anni e zero autostima ed è la pecora nera della sua famiglia. La sua esistenza è precaria come il suo contratto di lavoro fino a quando si convince di non essere abbastanza sexy e di dover fare di tutto per diventarlo! Da quel momento, un angelo custode molto particolare entra nella sua vita: la pornostar Valentina Nappi, che la porterà a fare un divertente e tragicomico viaggio dentro se stessa alla scoperta delle sue potenzialità come donna e come scrittrice.

Siamo di fronte ad una classica commedia che punta sulla simpatia della protagonista e procede piena di situazioni goliardiche che, in questo caso specifico, puntano a doppi sensi sul sesso per poi prendere pian piano la strada del romanticismo. Per fortuna però quest’ultimo aspetto viene tenuto a freno e risulta solo di contorno.

Diana Del Bufalo è indubbiamente una bravissima attrice capace di tenere il film sulle sue proprie spalle con una verve comica di assoluta simpatia misto al goffaggine ma senza esagerare mai davvero. Il film è ben cucito su di lei ed è un vero piacere che finalmente gli viene affidato un film come assoluta protagonista dopo tanti ruoli secondari. In questo caso al suo fianco troviamo come spalla sexy la pornostar Valentina Nappi che porta con sè una ventata di sex appeal e tanti discorsi sul sesso. Questo è sicuramente l’aspetto più originale, peccato che per quanto piacevoli e piccanti, tali divagazioni risultano poco spinte cosi da mitigare quello che poteva davvero avere di differente questo film rispetto ad altri. Michela Andreozzi è brava a tenere alta l’attenzione con una regia briosa e sempre attiva che renderà sicuramente il film piacevole al pubblico.

” Pensati Sexy ” punta sul femminismo e sull’emancipazione del ruolo della donna che diventa consapevole di sé e che vuole aumentare la propria autostima partendo dal sentirsi sexy per poi passare al lavoro e all’amore. Ne viene fuori una storia classica che rispetta i soliti risvolti come quello di mollare un lavoro dove non si ha considerazione e scontrarsi con una famiglia che ti tratta come la pecora nera inconcludente e sempre seconda ad altri. La presenza di Valentina Nappi e quello su cui punta il suo personaggio cioè il sesso, i doppi sensi e la capacità di essere “soggetto e non oggetto” doveva essere la chiave di lettura differente e invece no. Gli interventi dell’angelo custode si rivelano simpatici ma nulla di più e i dialoghi sfiorano certi argomenti senza graffiare o scandalizzare davvero. Bisogna accettare il fatto che in fin dei conti stiamo parlando di un film per tutti e il pubblico poteva anche non accettare una certa spinta in tal senso.

Invece ecco arrivare la vena romantica presente ma per fortuna non così centrale e certo viene fuori solo occasionalmente ma viene da chiedersi se può mai esistere una donna che prende in mano la propria vita senza per forza innamorarsi? Non si riesce davvero a realizzare un film senza certe restrizioni e senza osare totalmente in altri aspetti. Vogliamo in questo caso premiare il tentativo sincero e ben riuscito di questo film che riesce a far sorridere quanto basta e poteva andare molto peggio.      

 

Andrea Arcuri