“ Shogun ” – Recensione in Anteprima. Su Disney+ dal 27 Febbraio 

8 Feb, 2024

Adattamento originale del romanzo bestseller di James Clavell, Shōgun di FX è ambientata in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra civile che segnerà un secolo. Lord Yoshii Toranaga sta lottando per la sua vita mentre i suoi nemici nel Consiglio dei Reggenti si coalizzano contro di lui, quando una misteriosa nave europea viene ritrovata abbandonata in un vicino villaggio di pescatori.

L’epica serie “Shogun” è costruita e narrata come un dramma di altissimo livello sotto l’aspetto estetico ma anche narrativo tra toni molto impegnativi ma senza appesantire troppo e spesso toccando una componente molto sensibile tra amori che nascono e rispetto della cultura Giapponese. Ne viene fuori uno spettacolo che riesce a rimanere sempre in bilico tra la spettacolarità e magnificenza di un certo mondo antico ma con un rispetto e riverenza che pochi altri show, più dediti all’abuso di CGI, riescono a dare al pubblico.

Ovviamente come spesso accade si usa l’espediente troppo abusato del personaggio fuori dal contesto che si ritrova suo malgrado immerso in una cultura totalmente diversa così da essere un mezzo narrativo per il pubblico. Tale classicismo per quanto già visto riesce a non essere mai lento o stantio grazie al fatto che i cambi di ambientazione e scene portano sempre una ventata di novità e movimento alla storia. 

Si parla spesso di morte e di come viene vista e vissuta dalle diverse culture e religioni messe in campo e insieme alla politica sono gli aspetti più interessanti del racconto. Riesce anche a essere un’epopea storica accurata e travolgente piena di intrighi e tradimenti e con un pizzico di, anche in questo caso molto classico, romanticismo. 

Forse avremmo voluto maggior spazio alla politica e meno a risvolti amorosi ma va bene lo stesso perché tutto sommato la serie tiene incollati allo schermo e si fa davvero fatica a distogliere lo sguardo perché prima di tutto ci immergiamo nella storia attraverso ottimi personaggi.

 Andrea Arcuri