“ Runner ” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dall’8 Febbraio 2024

1 Feb, 2024

Lisa sogna di fare cinema da quando era piccola e lavora come runner su un set cinematografico, intrecciando una relazione con Sonja, star del film. Ma l’attrice viene uccisa nella sua camera d’albergo e Lisa viene accusata dell’omicidio. La ragazza si trova intrappolata nell’hotel mentre cerca di scappare, inseguita da un poliziotto corrotto e trovare le prove per essere scagionata.

Il tentativo è chiaro e molto diretto; fare cinema action emulando quei prodotti dove c’è un personaggio che capita nel posto sbagliato al momento sbagliato e si ritrova da solo a combattere per la sua vita e innocenza. A questo si aggiunge il fatto di voler fare tutto circoscritto in una location, un Hotel di lusso in Calabria, cercando di sfruttare ogni ambienta e angolo. Fare un film di questo genere e con questi presupposti non è per nulla semplice soprattutto se messo in un’ottica di credibilità e mantenendo l’interesse alto. Bisogna quindi mettere in evidenza il coraggio del regista e della produzione per aver cercato di portare questo genere in Italia. Servirebbero autori coraggiosi come Nicola Barnaba aiutato in primis dai poteri forti della settima arte per distribuire film come questi. 

Tutto viene narrato nell’arco di una notte e il cast scelto, cominciando dall’ottima Matilde Gioli e dal minaccioso Francesco Montanari, sono ottimi e perfettamente in parte così come un comparto eccellente dove non si risparmia nulla evitando quel sentore di una produzione da tv. Al di là però del coraggio e della qualità tecnica, “Runner” presenta dei difetti… 

Prima di tutto un meccanismo thriller troppo scontato e prevedibile tanto nelle dinamiche quanto negli sviluppi e certo non in maniera differente da altre produzione USA. Va bene il coraggio di fare in Italia un film del genere ma ricordiamoci che ne abbiamo visti tanti altri simili. Viene da chiedersi come mai continuiamo ad andare a vedere questi blockbuster, la risposta forse è legata ad attori che hanno un seguito e un carisma difficile da riproporre al primo tentativo. Certo in qualche modo bisogna iniziare e spero Matilde Gioli come volto action femminile Italiano risulta credibile e speriamo di rivederla in altre produzioni di questo genere. Si doveva però rendere il film davvero originale per colpire lo spettatore con qualcosa di inaspettato e questo poteva essere il voler cavalcare uno stile e rimando meta-cinematografico proposto nei primi minuti ma che purtroppo non viene più ripreso. I modelli presi sono a volte contrastanti e c’è un mix di toni che spiazza il pubblico. Da una parte sembra di vedere un action dai toni a volte leggeri visto che più di una volta i personaggi pronunciano battute ad effetto pensando così che tutto vada in questa direzione; a volte il tono è serioso e gli stessi personaggi risultano minacciosi nel senso più classico del termine con risvolti di trama che sembrano puntare una vera tensione di fondo.

Se già si fa fatica ad accettare un film del genere che possiamo dire per certi versi non perfetto, cercare di attirare un pubblico variegato e differente allo stesso tempo non lo rende più convincente al pubblico anzi ne limita la distribuzione e la forza. Anche all’interno dei suoi stili differenti (più serio oppure leggero) non tutto convince. Linea thriller è troppo prevedibile e tutto procede come ben conosciamo da altri prodotti meglio riusciti. le leggerezze tra battute simpatiche non sono convincenti e stridono nei tempi comici risultando così fuori luogo e provocando a volte risate ma non sempre quelle volute. 

 Andrea Arcuri