” Prosecuting Evil with Kelly Siegler ” – Recensione. Disponibile su Hayu

27 Gen, 2024

Con il ruolo di Capo dei Crimini Speciali, nel tribunale più trafficato dello stato di Lone Star, Kelly Siegler combatte per portare gli assassini in aula e fronteggiare i loro formidabili avvocati della difesa. Insieme agli investigatori del caso e alle famiglie delle vittime, Kelly si basa sulla sua vasta esperienza, sul talento dei suoi colleghi procuratori statali e sull’esperienza degli abili avvocati difensori per andare oltre i titoli di giornale e svelare come i colpevoli siano stati portati davanti alla giustizia: in stile Texas.

 

La maggior parte di questi show basati sul riprendere grandi casi mediatici ha la stessa formula di fondo: appoggiarsi e amplificare il melodramma offrendo poche novità in termini di elementi utili per il caso o che il pubblico non conosca già.

 

Kelly Siegler è una donna difficile da dimenticare e il suo charme meritava una serie in solitaria dopo esser stata vista in “Cold Justice”. In questo caso la sua presenza riesce a trattenere il tutto senza eccessi di spettacolarità inutile e Kelly agisce come una guida capace a creare un filo conduttore per il pubblico e portarlo lungo il percorso investigativo.

 

Il primo episodio approfondisce un caso in cui sono state utilizzate tattiche incredibilmente controverse per risolverlo e stabilisce che lo show si baserà sulle interviste standard di avvocati della difesa e investigatori che risultano coinvolgenti e convincenti. Stiamo parlando molto spesso di situazioni già viste ma Kelly fornisce a tutto un tono di altissima qualità fornendo anche informazioni specifiche su ciò che serve per essere un pubblico ministero.

 

Proprio quest’ultima parte risulta la più interessante come ad esempio alcuni momenti più intimi come quando Kelly racconta a sua figlia delle persone che la criticavano anche dopo molti anni dal caso in questione. Questo tipo di analisi e impatto emotivo fanno breccia nel pubblico e creano forte empatia e rappresentano una vera novità in questo tipo di format.

 

 

Andrea Arcuri