JENNER ” Prove Them Wrong ” – Recensione in Anteprima. Disponibile in Vendita dal 24 Gennaio 2024

20 Gen, 2024

La band heavy/thrash metal serba JENNER sta per pubblicare il suo secondo album intitolato “ Prove Them Wrong ”. L’uscita è prevista per il 24 gennaio 2024 attraverso Fighter Records su CD, vinile, cassetta e formati digitali. Negli ultimi dieci anni, la band ha segnato il proprio viaggio con pubblicazioni degne di nota quali l’album “To Live is to Suffer” del (2017) e “The Test of Time” uscito nel (2020).

 No Time For Prayer ” è il brano che apre l’album e veniamo introdotti da un lungo intro musicale fatto di musica sostenuta che crea da subito un ritmo semplice ma diretto. Arrivano le componenti del gruppo a cantare tra assoli e alcuni momenti di rinforzo col coro. Nella sua unione tra musica & canto ne viene fuori qualcosa di magnifico nella sua pulizia d’esecuzione e nella scelta di non sovraccarica la canzone con troppi artifici, suoni distorti o secondari o cambi di registro improvviso. Ecco arrivare ” Prove Them Wrong ” che da anche il titolo all’album. Rispetto la precedente si nota più movimento e velocità con anche una parte di assolo strumentale molto lunga posta al centro della canzone. In effetti il cantato risulta quasi marginale, concentrato nei minuti iniziali e nell’ultimo così. Un brano certamente che conquista per la sua musica scatenate piuttosto che per il significato del testo.  ” Born For Something More ” sembra un brano più votato alla narrazione con una grande quantità di strofe lunghe e meno momenti di assolo musicale. Così facendo possiamo avere conferma che il gruppo è anche molto bravo a raccontare storia, a regalarci strofe significative e profonde. Ne viene fuori un brano molto bello sotto molteplici aspetti che rimane proprio per le sue magnifiche parole.

“ Down in the Pill ” crea da subito una musica particolarmente armonica che entra in testa per non lasciarci più lungo l’ascolto. Il suo intro strumentale è magnetico e anche quando arriva Aleksandra a cantare, ne viene fuori qualcosa di portentoso e molto orecchiabile. Al di là di preferenze personali, questa è sicuramente la canzone che potrebbe attirare anche un pubblico differente degli amanti puristi del metal più duro e rock. Ecco arrivare ” Not Even You ” introdotta da una chitarra pizzicata per poi scatenarsi con fare indiavolato. Dopo un po’ viene fuori la natura della canzone che si trova nel mezzo tra momenti armonici e altri di accelerazioni al canto e così ne risulta una perfetta combinazione stilistica molto affascinante. La successiva ” Eye for an Eye ” è movimento puro dall’inizio alla fine senza un attimo di tregua. Si sente tutta la carica del gruppo e il loro tipico sound ed è perfetto il mix tra la componente rock/metal della canzone che però manca di una certa dose di coraggio nel voler osare e distinguersi davvero.

 Arriva ora ” I Saw it All Clear ” che possiamo considerare la canzone più strana e fuori schemi presente in questa uscita. Una canzone volutamente sconnessa, piena di cambi che lasciano senza parole, stili uniti che all’apparenza non si amalgamano benissimo e un tono languido, lento a tratti sottotono. Tutto questo è voluto, il gruppo decide di realizzare questa canzone in questo modo specifico che forse nella sua seconda parte riesce a farsi più ascoltabile e alla fine, tutto torna e si unisce alla perfezione. ” Never Say Die ” è il brano che il gruppo ha scelto come singolo promozionale. Vediamo così un videoclip che mette in scena la capacità musicale del gruppo e la loro presenza estetica. Non stiamo parlando di quei video fantasy o carichi a livello scenico bensì una semplice esibizione dove Aleksandra, Anja e Selena cantano e suonano in un cortile. Ne viene fuori una ballata con un motivetto del ritornello che si ripete in modo armonico intervallato da momenti di musica indiavolata che sembrano fuori controllo ma ad un orecchio attento si può trovare una grande capacità da parte del gruppo. La successiva ” Laws of the Weak ” è anche l’ultima di questo album. Proprio nel finale il gruppo ha deciso di lasciarci con un brano lunghissimo pieno di cambi di registro e stile alternando momenti veloci ad altri ancora più veloci con lunghi momenti di assoli tra riff di chitarre potenti toccando vette altissime di un rock energico. Ogni tanto vengono fuori parti cantate ma è evidente che è un brano costruito per lasciare i propri ascoltatori o in alternativa un pubblico da concerto con una parte musicale che vuole dare massima dimostrazione del loro sound caratteristico. 


Tracklist :
 

  1. No Time For Prayer 
  2. Prove Them Wrong 
  3. Born For Something More 
  4. Down in the Pit 
  5. Not Even You 
  6. Eye For an Eye 
  7. I Saw it All Clear 
  8. Never Say Die 
  9. Laws of the Weak


 JENNER sono:
 

Aleksandra Stamenković

Anja Mirković Bass  

Selena Simić
 

Andrea Arcuri