“ The Woman in the Wall ” – Recensione in Anteprima. Su Paramount+ dal 20 Gennaio 2024

18 Gen, 2024

Lorna Brady è una donna della piccola e fittizia cittadina irlandese di Kilkinure che una mattina si sveglia e trova un cadavere in casa sua. In modo agghiacciante, Lorna non ha idea di chi sia la donna morta o se lei stessa possa essere responsabile dell’apparente omicidio. Questo perché Lorna soffre da tempo di attacchi di sonnambulismo estremo da quando, all’età di 15 anni, è stata strappata alla sua vita e rinchiusa in convento dove diede alla luce una figlia che le fu sottratta. Il detective Colman Akande è ora sulle tracce di Lorna per un crimine apparentemente non collegato al corpo che ha scoperto in casa sua. Mentre Colman cerca un assassino e Lorna cerca sua figlia, le loro strade si scontrano in modi che non avrebbero mai potuto prevedere. 

La serie è costruita molto bene e riesce a non perdere mai quello che dev’essere l’elemento fondamento di ogni thriller cioè la capacità di tenere il pubblico sempre in bilico tra il conoscere i misteri e avere sempre nuovi stimoli. Alla fine quello che si vuole raccontare e mettere in scena è un ritratto metaforico di un dolore profondo e complesso ma per farlo usa il tono di una storia dell’orrore con tutti i suoi sussulti e spaventi messi a disseminare spavento improvviso.

La trama viene però portata avanti anche da altri fattori così da non basarsi solo su precisi jump-scare. Abbiamo così momenti taglienti e moralistici con un’atmosfera inquietante che vira alla sua composizione più cupa che a volte potrebbe risultare decisamente troppo per il pubblico. Si rischia a volte il pasticcio perché la storia si basa sempre su una sofferenza che non lascia tregua, che si prende troppo sul serio con cliché drammatici tipici dei film polizieschi 

Alla fine l’elemento che convince del tutto è la magnifica performance di Ruth Wilson che tiene incollati fino alla fine per un’attrice che meriterebbe una maggior visibilità e magari ruoli migliori per mettere in scena le sue magnifiche doti recitative.

Andrea Arcuri