EXIT EDEN ” Femmes Fatales ” – Recensione. Disponibile in Vendita

14 Gen, 2024

Il gruppo EXIT EDEN composto da Clémentine Delauney (Visions of Atlantis), Anna Brunner (League of Distortion) and Marina La Torraca (Phantom Elite) è tornato ad incantare il pubblico con il loro secondo album in studio che illustra la forza e l’emancipazione femminile con il titolo Femmes Fatales tramite Napalm Records. Il nuovo capolavoro contiene composizioni originali e cover di successi internazionali e si riferisce alla “femme fatale” come simbolo delle donne che prendono il controllo delle proprie narrazioni con autonomia, intelligenza e indipendenza, portando pura energia femminile. tornare nel mondo. 

 

Femme Fatale ” è l’ultimo singolo uscito ed è accompagnato da un videoclip. La canzone inizia in maniera evocativa con sonorità mistiche e misteriose. Le ragazze arrivano a cantare con passione e trasporto donando alla canzone una carica mista tra l’essere fortemente grintosa e suadente. Quando poi esplode la parte musicale ecco che tutto si fa armonico e particolarmente orecchiabile dando massimo sfogo alla massima espressione del gruppo. Il videoclip è girato in un maestoso castello mentre le componenti del gruppo, in una magnetica versione di streghe ammalianti, attirano un uomo ignaro del suo destino. Bellissimo e di altissimo livello, il videoclip raccoglie perfettamente lo spirito della canzone. Ecco però arrivare la cover della canzone ” It’s a Sun ” del gruppo Pet Shop Boys . Una versione epica, altamente ritmica fatta di urla dirompenti, musica trasportante e un ritmo indiavolato magnetico. L’arrangiamento del gruppo regala una sonorità profondamente differente grazie al tono epico e l’aggiunta di un’anima metal a questo famoso e già magnifico brano. ” Run ” vede la collaborazione di Marko Hietala (Ex- Nightwish) e un videoclip promozionale. La canzone cerca di creare un sound che entra in testa facilmente riconoscibile ma più di una volta il ritmo viene spezzato da uno stile differente e questo dimostra varietà e capacità del gruppo che cerca di unire le influenze di Hietala che porta qualcosa di personale. Il videoclip è molto suggestivo, girato lungo una spiaggia con Marko che si vede imprigionato da tre bellissime donne (le tre cantanti del gruppo) che tengono dei fili per imprigionarlo. Ne viene fuori un video di altissimo livello accompagnato da una canzone variegata nello stile ma che certo non può essere considerata la più armonica dell’album. “ Separate ways ” è una nuova cover presente in questa nuova uscita e anche qui siamo di fronte ad un videoclip. Questa nuova versione del classico dei Journey è potente e magnetica nel suo essere costruito come una cavalcata dirompente da lasciare senza fiato. Non solo riesce perfettamente a dare nuova vita alla canzone ma crea ritornelli, suoni e canto che entrano in testa per come vengono proposti dal gruppo per non lasciarci neanche a fine dell’ascolto. Il videoclip vede Clémentine, Anna e Marina in mezzo ad un bosco e sopra ad un’altura a cantare rivolgendosi alla telecamera con fare mistico attirando l’ascoltatore. 

 

Ecco arrivare ” Buried in the Past ” che avoca nuovamente un sentore mistico grazie ad archi ed elementi orchestrali per una ballata tanto energica quanto suggestiva. Si sente la differenza tra questa canzone e altre ascoltate in precedenza e questo dimostra la grandissima capacità e padronanza del gruppo di saper creare qualcosa di differente a seconda delle loro intenzioni. Verso la metà si sente anche un assolo di chitarra davvero da brividi per poi procedere verso un gran finale. La successiva ” Désenchantée ” è nuovamente una cover della bellissima canzone di Mylène Farmer e in questa nuova versione si sente lo stampo del gruppo nel voler creare un sound differente ma molto fedele allo stile pop della cantante Canadese. Il sottofondo è un ottimo mix tra la componente rock/metal e una cadenza più allegra. Arriva ora ” Dying in My Dreams ”, canzone originale del gruppo scritta per questo album. Il ritmo è di quelli che vogliono e riescono ad entrare in testa in maniera energica senza lasciarsi dimenticare facilmente. C’è un tentativo da parte del gruppo di creare armonia e qualcosa di molto orecchiabile e ci riesce perfettamente grazie ad un’ottima sonorità degli strumenti e della parte cantata tra assoli e unione delle voci all’unisono. ” Poison ” è il grande successo di Alice Cooper di cui il gruppo ha deciso di farne una cover. Mettersi a confronto con questo grande classico della musica non era facile ma le ragazze non si sono sottratte a questa grande sfida e ne escono vincenti perché la loro versione ha carattere, vibra di forza propria ed è molto originale nello stile e messa in opera. Ne viene fuori una ballata diretta e pulita nei suoi toni e nelle scelte musicali che la rondo godibile all’ascolto e uno dei migliori di quest’album. 

 

Anche la successiva ” Alone ” è una cover. La canzone del gruppo Heart mantiene quel fascino e struttura tipica degli anni ’90 ma il gruppo gli fornisce una scarica di energia potente fatta soprattutto di un cantato a toni altissimi. Le ragazze urlano con tutta la loro forza strofe e ritornelli intervallate da assoli vibranti per un brano toccante a livello emotivo e ben riuscito. ” Hold Back Your Fear ” risulta più simile alla canzone d’apertura dell’album per il suo evocare toni mistici. La cadenza è ancora una volta sostenuta e soprattutto capace fin da subito di creare un motivetto di sottofondo che entra in testa per rimanerci. Quando poi arrivano i cori a dar forza al cantato ecco che la canzone sprigiona tutta la sua potenza per procedere tra alti e bassi ma sempre in maniera coinvolgente. ” Kayleigh ” è la cover della canzone del gruppo Marillion uscita nel 1985 e il tono scelto è molto interessante e originale. La ritmica rock è decisamente presente e spinta al limite grazie a riff di chitarra veloci e ben gestiti. C’è anche lo spazio per riprendere fiato e mettere in scena strofe e un aumento d’intensità che riprendono e mantengono un fantastico gusto retrò per poi esplodere veloci ad altissima intensità. L’ultimo brano dell’album è ” Elyisium ” caratterizzato da un tono accattivante e altisonante con strofe profonde nel significato e cantate in un coro davvero ben realizzato che è il vero protagonista di questo brano. La chiusura dell’album risulta così di altissimo livello con un brano che dimostra uno stile simile alle canzoni precedenti ma con qualcosa in più che attira e conquista.      


Tracklist :
 

1    Femme Fatale
2    It’s a Sin
3    Run! (feat. Marko Hietala)
4    Separate Ways
5    Buried in the Past
6    Désenchantée
7    Dying in my Dreams
8    Poison
9    Alone
10  Hold Back Your Fear
11  Kayleigh
12  Elysium      


 EXIT EDEN sono:
 

Clémentine Delauney
Anna Brunner
Marina La Torraca
 

Andrea Arcuri