“  Saltburn ” Recensione in Anteprima. Su Prime Video dal 22 Dicembre 2023

16 Dic, 2023

Mentre tenta faticosamente di trovare il suo posto all’Università di Oxford, lo studente Oliver Quick (Barry Keoghan) viene attratto nel mondo dell’affascinante e aristocratico Felix Catton (Jacob Elordi), che lo invita a Saltburn, l’eccentrica tenuta di famiglia, per un’estate indimenticabile. 

Quello che dovrà percorrere Oliver lungo la sua permanenza a Saltburn non è solo il voler cercare di essere accettato da una classe sociale alta ma anche una sorta di umiliazione sessuale che procede di pari passo con quella sociale. Alla fine il discorso è proprio questo; si cerca di arrivare a raggiungere obiettivi irraggiungibili o a possedere quello che in realtà non si possiede. Oliver non è differente da tutti gli altri e il suo desiderio è quello di far parte dei ricchi semplicemente perché … sono ricchi. Per fare questo mette in atto una serie di espedienti quali le menzogne e il voler attirare l’attenzione dove vuole lui non dimenticandosi che quello che è importante in questo mondo è l’apparenza e ciò che può essere usato a proprio favore è la gelosia. Tutto questo all’inizio sembra solo un divertimento che Oliver non si risparmia ma pian piano si capisce che è un modo per distruggere dall’interno la classe sociale d’alto rango Inglese.

Il film non procede per sottigliezze, non fa satira dell’élite in maniera sfuggevole ma ci sbatte contro con forza e per farlo usa prima di tutto il sesso inteso sia come mezzo sia come espressione di ossessione. In tal senso la regista Emerald Fennell riesce sapientemente a fornire indizi volutamente ambigui senza però mai stufare o strafare nei suoi toni. Si consiglia di recuperare, per chi non lo conoscesse, il suo film precedente “Una Donna Promettente” con Carey Mulligan presente anche qui in un ruolo secondario.

Barry Keoghan è perfetto in un ruolo ambiguo e riesce a incutere timore e tenerezza, stupore e interesse anche quando è calmo e non fa altro che osservare il mondo che lo circonda. Tutto il cast è perfetto con menzione particolare per Rosamund Pike in stato di grazia che però purtroppo si vede troppo poco sullo schermo.

 “Saltburn” potrà non essere apprezzato da tutti, c’è chi lo odierà e altri che lo ameranno. E’ fuori di dubbio che mette in scena una forma di ribellione e profondo desiderio di ogni essere umano che non è certo legato a dar sfoggio di tanta ricchezza con feste o trasgressioni ma qualcosa di più intimo e difficile da ammettere. 

Andrea Arcuri