Scrittore e autore di testi teatrali e televisivi, Woody Allen esordì nel cinema come attore nel 1965 con What’s new Pussicat?, da un suo soggetto, e come regista nel 1969 con Prendi i soldi e scappa. Spesso interprete dei suoi film, diede vita a un personaggio, comicamente nevrotico e perdente, che già con Il dormiglione (1973) e Amore e guerra (1975) si cominciò a imporre all’attenzione mondiale. Solo con Io e Annie (1978) e Manhattan (1978), tuttavia, Allen si rivelò autore di grandi ambizioni, capace di dar vita a un personale mondo espressivo: Stardust memories (1980), Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982), Zelig (1983), Broadway Danny Rose (1984), Anna e le sue sorelle (1986), Radio Days (1987), Crimini e misfatti (1989), Ombre e nebbia (1992) – dei quali è anche interprete – Interiors (1978), La rosa purpurea del Cairo (1985). Con Mariti e mogli (1992) ha continuato a sviluppare i temi tipici del suo cinema (l’ebraismo, il rapporto con la psicanalisi, i conflitti di coppia) e a esprimersi attraverso una comicità fondata sull’equivoco e sulla gag. Ha poi realizzato Misterioso omicidio a Manhattan (1993), Pallottole su Broadway (1994), La dea dell’amore (1995), Tutti dicono I love you (1996), Harry a pezzi (1997), Celebrity (1998), Accordi e disaccordi (1999), Criminali da strapazzo (2000), La maledizione dello scorpione di giada (2001), Hollywood Ending (2002), Anything else (2003), Melinda e Melinda (2004), Match Point (2005), Scoop (2006), Sogni e delitti (2007), Vicky Cristina Barcelona (2008), Basta che funzioni (2009), Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (2010), Midnight in Paris (2011) e To Rome with love (2012). Tra i suoi lavori più recenti: Blue Jasmine (2013), Magic in the Moonlight (2014), Irrational man (2015), Café Society (2016), La ruota delle meraviglie (2017), Un giorno di pioggia a New York (2019), Rifkin’s Festival (2020) e Coup de chance (2023). (treccani.it) |