“ Odio il Natale 2 ” Recensione. Disponibile su Netflix dal 7 Dicembre 2023

7 Dic, 2023

Chi avrà suonato alla porta di Gianna la Vigilia di Natale? È finalmente arrivato il momento di scoprirlo. Da quella fatidica sera è passato un anno, e ritroviamo la nostra Gianna che, a sorpresa, non è più single. Per la prima volta, il Natale che si avvicina sembra sorriderle, perché si sa, il Natale ama le coppie, no? Ma sarà proprio quest’ultimo, ancora una volta, a scombinare le carte, facendole commettere un errore imperdonabile che romperà la sua relazione. Proprio nel momento in cui tutto sembrava al proprio posto, ripartirà invece un nuovo countdown: Gianna, infatti, sa di aver bisogno della magia del Natale per riconquistare il suo ex, e, per questo, vuole farlo entro la cena della Vigilia che, a casa Belotti, è la cena che sistema ogni cosa.

La prima stagione aveva gettato le basi per aspettative davvero molto alte sperando che la serie possa procedere verso nuove e originali direzioni. Invece il nuovo ciclo di episodi decide di riproporre lo stesso schema della prima andando a puntare nuovamente su problemi amorosi, litigi, dilemmi e tutto quello che solitamente ci viene proposto da una rom-com. Puntare nuovamente sul fatto che la coppia protagonista si lascia e tutto punta sul volersi riappacificare o trovare una nuova strada risulta riduttivo e limitante. Certamente stiamo parlando di un prodotto Natalizio pieno di buoni sentimenti ma una maggior crescita e nuove prospettive narrative potevano dare una nuova e più interessante dimensione alla serie.

E’ giusto riconoscere che queste nuove puntate sanno intrattenere e questo è sicuramente merito del piglio creativo e capacità di Pilar Fogliati. Risulta ancora una volta una serie tv onesta e diretta nel vero senso della parola visto che spesso si rompe la quarta parete. Si può quindi trovare tutti quei soliti clichè delle commedie romantiche che vanno avanti tra incomprensioni che potrebbero risolversi parlandosi oppure supposizioni su situazioni viste ma interpretate nel modo sbagliato.

“Odio il Natale” con alcuni limiti risulta essere un’ottima serie d’intrattenimento per la sua freschezza di messa in scena e simpatia di Pilar Fogliati. Meno per gli intenti più profondi che non vanno al di là della base ed è un peccato perché i momenti che funzionano meglio sono quelli più apertamente drammatici e malinconici.

Andrea Arcuri