MARTA TENAGLIA: ALLODOLE è il nuovo singolo. Un volo libero che anticipa l’album AFTER VERECONDIA in uscita il 24 novembre

27 Ott, 2023

Liberarsi dei sensi di colpa per volare liberi sopra le macerie di un passato rovinoso e rovinante, ritrovando la rotta di casa. Comunque vada. Qualunque strada. Ovunque cada. Qualunque casa.

Allodole è il nuovo singolo di Marta Tenaglia fuori oggi venerdì 27 ottobre per Costello’s Records.

Ascoltalo qui: https://orcd.co/mt_allodole

Dopo Poetica/manifestoPeccato e Redemption/IncendioAllodole è l’ultimo brano estratto dal nuovo album della cantautrice milanese After Verecondia in uscita il 24 novembre, realizzato grazie al sostegno di Italia Music Lab.

Allodole è un esercizio di rabbia in cui invece di frantumare piatti si rimettono i cocci al proprio posto. Racconta Marta. Non incollandoli tra di loro e ripristinando il piatto, ma facendoci un mosaico, una statuetta, un centrotavola, un qualcosa. L’importante è farsene qualcosa, e poi lasciarla lì. Vietato metterseli in tasca, che ‘sti oggettini pesano molto più di quel che sembri ragionevole.

Nel brano Marta Tenaglia – ancora una volta – racconta se stessa e il proprio vissuto con quella delicatezza sussurrata dalla potenza travolgente, con quel tocco vellutato e sincero che contraddistingue la sua poetica. Ogni canzone di Marta è infatti così personale da diventare universale, evoca emozioni e riflessioni con cui è facile empatizzare, e va ad arricchire quell’universo sonoro originale e in continua evoluzione che rende la cantautrice così riconoscibile e al tempo stesso mai prevedibile.

Allodole è un flusso di parole quasi in spoken word, che si intreccia ad avvolgenti trame elettroniche dagli echi arabeggianti. È una presa di coscienza, per fare pace con il proprio passato e accantonare i sensi di colpa, accettando che non si possa tenere tutto sotto controllo e che non tutto dipenda sempre da noi.

È lo spiccare finalmente in volo dopo tanto tempo passato incatenati a terra, è ritrovare una leggerezza e una pace interiore districandosi dalla pesantezza di una relazione, di una serie di eventi, di una persona. È il momento liberatorio in cui si capisce che bisogna prendere un’altra strada – non necessariamente la più breve – per spostarsi, cambiare aria, scrollarsi di dosso quelle parole pesanti e appiccicose che non permettono di volare come allodole in un cielo di seta.