“ Upload ” St.3 – Recensione in Anteprima Ep. 1 e 2. Disponibile su Prime Video dal 20 Novembre 2023

19 Ott, 2023

Siamo nel 2033, in un futuro in cui gli esseri umani sono in grado di “caricare” la propria coscienza, al momento della morte del proprio corpo, in un aldilà digitale, un ambiente più o meno ideale a seconda del prezzo pagato per ottenerlo. All’inizio della terza stagione troviamo Nora e Nathan, “scaricato” di recente, mentre cercano di evitare che la testa di Freeyond esploda. Successivamente cercano anche di far funzionare la loro relazione, mentre Ingrid cerca di trarre il meglio dalla sua seconda chance in amore.

Siamo giunti alla terza stagione con questa serie che era iniziata con un forte alone di mistero ed era riuscita ad attirare un buon pubblico ma non aveva convinto del tutto rimanendo ai margini per quanto riguarda la popolarità. Finalmente sembra che “Upload” sia pronta per fare davvero il suo passo definitivo per conquistare e convincere un ampio pubblico sotto molti punti di vista.

Tornano i personaggi più amati e anche le dinamiche che la serie aveva presentato fin dall’inizio compresa una comicità a volte sottile e non diretta ma con la capacità di far sorridere su temi importanti. Allo stesso modo con l’aumento di personaggi e la loro vicinanza, la parte romantica prende un po’ di più il sopravvento così come una componente più attiva e “pericolosa”. Inoltre fin dall’inizio sembrano esserci buoni spunti, ancor di più rispetto le puntate precedenti, per trattare argomenti più incisivi e di forte impatto morale che si spera verranno sviluppati meglio lungo i prossimi episodi. 

La terza stagione di “Upload” pur rimanendo semplice nella sua componente più fantasiosa evitando di spingere sul futurismo a tutti i costi o effetti speciali inutili, punta ancora di più sulla parte emotiva grazie a personaggi che risultano molto interessati e ben scritti. Questo è sicuramente l’elemento vincente che le permetterà di attirare un numero ancor più maggiore di fan e diventare un prodotto di punta di Prime Video. 

Andrea Arcuri