“ Gran Turismo ” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 20 Settembre 2023

19 Set, 2023

Ispirato da una storia vera, il film racconta il coronamento del sogno di Jann Mardenborough, un giocatore adolescente di Gran Turismo, che grazie alle sua abilità di gioco vince una serie di competizioni della Nissan per diventare un pilota professionista.

Ci sono film che arrivano molto vicino a riuscire a raccontare quello che vogliono e come vogliono sfiorando la perfezione e bilanciando bene tra la componente emotiva, la morale e ottimo senso d’intrattenimento. 

“Gran Turismo” ci prova in ogni modo e in fin dei conti riesce a trovare il taglio narrativo ed estetico giusto ma pecca di alcuni fondamentali problemi non arrivando mai a concretizzare le sue intenzioni.

Parliamo prima di tutto del regista, Neil Blomkamp è passato a dirigere film sci-fi di fortissimo impatto sociologico e moralistico a un prodotto d’intrattenimento che è certamente un buon acconto di formazione, un’ottima pubblicità al videogames da cui è tratto e alla Nissan e nulla di più. Sfortunatamente perde tutto il suo senso d’autore e il film potrebbe esser stato girato da chiunque e questa è una grossa pecca.

Nulla da dire sul comparto tecnico sia chiaro, ogni cosa gira alla perfezione tra la compostezza della regia che trasmette molta adrenalina, un ottima fotografia e tagli molto precisi nel montaggio che rendono le scene fluide senza fastidi. 

Altro problema è il fatto che negli oltre 130 minuti di durata, le scene dedicate alle corse sono un numero troppo ridotto,le corse finiscono troppo in fretta e non mostrano alcun senso di drammaticità o ritmo. Si preferisce concentrarsi maggiormente sulla classica parte in cui si presentano i personaggi e i loro problemi mentre si sforza di presentare i personaggi nel più classico degli stili tra il perdente, il burocrate, l’allenatore stanco e i genitori che non comprendono le passioni dei figli.

Di positivo c’è il fatto che “Gran Turismo” non si vergogna di essere un film di videogiochi e porta avanti la celebrazione del gioco insieme ai suoi sponsor che sono talmente evidenti che fanno parte della storia senza stonare.

Accettando questo e lasciandosi trasportare da una storia classica, diretta e tutto sommato senza sbavature allora si potrà apprezzare il film nel suo insieme senza particolari pretese.

 

Andrea Arcuri