Donna Summer (La voce arcobaleno: da Disco Queen a Icona Pop). Recensione

7 Apr, 2023

 

Che dire?

Leggere questa opera monumentale su Donna Summer è stato un bellissimo tuffo nel passato. Angeli Bufalini e Savastano offrono al pubblico un viaggio di parole (come anche di musica) corredato da un ricchissimo bagaglio di contributi fotografici che immortalano la cantante di Boston nei vari momenti della sua carriera. Anche se non si tratta di un prodotto multimediale, in realtà è come se lo fosse, perché nel momento in cui si parla di una specifica canzone, subito nella mente ti parte il ritornello in questione.

La bravura dei due autori risiede anche nel non farcire di troppi tecnicismi il loro resoconto. Anzi, sono capaci di alternare aneddoti riguardanti la crescita professionale di Donna ai momenti significativi della vita privata dell’artista, capace di gestire il suo essere madre con la sua immagine di stella internazionale.

Da quanto letto, sembra che la carriera di Summer abbia uno spartiacque a cavallo tra ventesimo e ventunesimo secolo. Pur notando che le canzoni più recenti sono note agli addetti ai lavori e ai più affezionati, il libro sottolinea come Summer, nel tempo, non abbia mai perso smalto nella voce e non abbia avuto sbavature nel suo essere #brava.

Nella loro monografia, i due giornalisti fanno anche luce su un aspetto che ha offuscato e in qualche modo condizionato il successo della cantante, quando le fu attribuita una frase offensiva ai danni della comunità gay. Per quanto sia stata difesa da personaggi autorevoli e da (a quanto pare) inoppugnabili dati di fatto, per lungo tempo l’artista ha dovuto convivere con questo accollo.

Qualcuno potrebbe dire che molto della carriera di questa voce fosse già noto e che il lavoro di Angeli Bufalini e Savastano fosse quasi pleonastico. Il ricordo non è mai pleonastico, il ricordo nutre, il ricordo tiene viva la memoria di chi se lo merita. E Donna Summer è stata cantante che merita di rimanere un cardine imprescindibile nel mondo dell’arte.

I due curatori dell’opera non sono due avventizi, sia per come hanno curato questa edizione sia per quanto riguarda la musica sia per quanto riguarda la stessa Donna Summer che hanno seguito per lungo tempo. Il saggio che hanno prodotto non solo dimostra una consistente conoscenza della materia trattata ma è anche un grande tributo di affetto per chi ha fatto tanto per la musica.

 

Enrico Redaelli per GlobalStorytelling