“Ragazze Elettriche” – Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2. Su Prime Video dal 31 Marzo 2023

29 Mar, 2023

 Il mondo di “Ragazze Elettriche” corrisponde al nostro tranne che per un piccolo scherzo della natura. Improvvisamente, e senza preavviso, le adolescenti sviluppano il potere di folgorare gli altri a piacere. La serie segue un cast di incredibili personaggi da Londra a Seattle, dalla Nigeria alla all’Europa dell’Est, mentre il Potere evolve da un lieve formicolio alle clavicole delle adolescenti sino ad un rovesciamento totale nell’equilibrio del potere nel mondo.

 

Il primo e il secondo episodio presentano i personaggi principali. In Nordamerica viene presentata Allie (Halle Bush) una ragazza afroamericana adottatata da una famiglia del posto e vittima di abusi sessuali. In Inghilterra a Londra vive Roxy (Ria Zmitrowicz) la figlia di Bernie Monke (Eddie Marsen) un ricco mafioso londinese. Sempre negli USA, a Seattle troviamo la teenager Jos (Auli’i Cravalho) alle prese con le prime cotte per un compagno di classe mentre i genitori, la sindaca della città Margot Cleary-Lopez (Toni Collette) e il padre Rob (John Leguizamo) litigano spesso. Tunde (Toheeb Jimoh) è un reporter della Nigeria che pubblica su internet video incredibili con protagoniste delle giovani donne africane ed infine c’è Tatiana Moskalev (Zrinka Cvitesic) un ex prodigio della ginnastica artistica e ora “moglie trofeo” di un dittattore dell’Europa dell’Est.

 

Basato sull’omonimo romanzo del 2016 di Naomi Alderman, la serie cattura molti degli aspetti generali dell’opera da cui è tratto riuscendo nel difficile compito di saper bilanciare la fonte scritta in esigenze visive che il mezzo televisivo richiede. Tutto questo viene reso molto bene a livello di trama e passaggi mentre si nota che alcuni passaggi drammatici e introspettivi vengono approcciati in maniera troppo semplicistica. Questo non permettono di rendere giustizia nelle parti più complicate che hanno reso il libro cosi particolare e amato da molti.

 

Molte scene sono prese direttamente dal libro ponendo bene l’attenzione sul modo in cui le donne possono salvare gli altri dalla sottomissione. Come era immaginabile c’è anche molto materiale che non è presente nel libro e in questo, la serie non riesce ad essere cosi avvincente come ad esempio il volersi concentrare nella timeline tra Margot e il marito Rob. Si cerca di spingere su aspetti divertenti del matrimonio ma come affrontati non riescono ad creare l’effetto voluto risultando davvero fuori luogo.

 

Per fortuna la serie si concentra maggiormente sulla rappresentazione femminile di un mondo distopico e che c’è in atto una rivoluzione portando le donne a far sentire la propria voce invocando il libero arbitrio. Per questi motivi diamo una possibilità a “Ragazze Elettriche” continuando nella visione con gli episodi successivi in onda su Prime Video.

 

Andrea Arcuri