“L’ULTIMA VOLTA” è la rinascita di CRIO, una promessa a se stessi intrisa di ritmo e verità

28 Mar, 2023

Uno dei compiti principali di un artista, è sicuramente quello di trasmettere, attraverso la propria musica, esperienze personali, spaccati di vita vissuta in cui, anche un solo ascoltatore al mondo, possa ritrovarsi, per sentirsi compreso, accettato, meno solo. Ma per fare ciò, occorre attingere alla sincerità e all’autoanalisi, scavando a fondo in se stessi per portare a galla ogni insicurezza, ogni paura, ogni tratto di sé che, nel quotidiano, cerchiamo di mascherare con l’illusoria convinzione di apparire migliori. Questo è ciò che ha fatto Simone Campanile, che accantonando una gavetta iniziata oltre 10 anni fa, contrassegnata da molteplici successi, ha scelto di cambiare rotta per dar voce al suo vero sé, tornando in radio e nei digital store con “L’ultima volta” (distr. Orangle Records), brano che ne sancisce l’esordio sotto lo pseudonimo CRIO.

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Una decisione frutto di un lungo percorso di consapevolezza, che in questo pezzo intenso, viscerale e capace di fondere alla perfezione lo struggente flusso di coscienza del cantautore classe ‘93 al ritmo ipnotico e travolgente su cui si posa – curato dall’abilità creativa di Samuele Murdaca del Phaser Studios -, trova nel passaggio «l’ultima volta che scappo da me» la chiave di volta per rinascere dai propri timori, dai traumi del passato, dagli sbagli e da quelle ferite che, se non sanate, continuano a lacerarci nel profondo, impedendoci di capire chi siamo davvero.