“Dungeons & Dragons: L’Onore dei Ladri” – Recensione in Anteprima. Al cinema dal 30 Marzo 2023

21 Mar, 2023

Un affascinante ladro e un gruppo di improbabili avventurieri realizzano il colpo del secolo recuperando una reliquia perduta.Ma le cose si mettono male quando il gruppo si imbatte nelle persone sbagliate. Il film porta sul grande schermo lo straordinario mondo e lo spirito del leggendario gioco di ruolo in un’avventura divertente e ricca di azione.

Quello che questo film riesce davvero a fare non è divertire o rendere onore al mondo del gioco di ruolo più famoso di tutti bensì saper creare un intero universo nuovo e ben riconoscibile. Certamente maghi, druidi, incantesimi e draghi sono echi di personalità che ben conosciamo ormai assimilate nell’immaginario collettivo, ma lo stile con cui sono presenti in questo caso ha una sua vera natura che non può essere scambiata con altre. 

Insieme a questo si nota un giusto bilancio tra fan-service con oggetti, nomi, incantesimi ed espedienti che i fan più accaniti di questo mondo riconosceranno molto volentieri ma allo stesso tempo chi è novizio o non hai mai giocato a D&D, troverà passaggi e risvolti narrativi a cui appassionarsi con molto piacere. Si nota, per essere davvero onesti, che molto viene dato per scontato e tante citazioni cadranno nel vuoto per chi non riconosce certi rimandi ma tali lacune potranno essere aggiustate con eventuali film successivi.  

E’ doveroso parlare dell’approccio a tale trasposizione. Si poteva puntare su un tono serioso ma sarebbe stato fuori luogo perché si sa che per quanto D&D sia un mondo pieno di pericoli, è sempre un gioco che gli stessi giocatori più accaniti usano spesso un modo di fare a volte scanzonato non prendendosi sempre troppo sul serio. Siamo grati ai produttori di averci evitato la solita bromance con love-story rimarcata sebbene la famiglia, altro filone narrativo spesso abusato, ne costituisca il filo conduttore e vera forza motrice che spinge i protagonisti. “Dungeons & Dragons” non cerca affatto di essere all’avanguardia a livello estetico o di impressionare ma porta vanti con orgoglio il suo essere a volte stupido e burlone al limite della farsa ma sempre rimanendo nei limiti del film d’avventura per tutta la famiglia. 

Il cast è azzeccatissimo nella scelta anche se c’è da fare una piccola precisazione riguardo lo sviluppo di alcuni di loro. Se Chris Pine ha il piglio da furfante buono, Michelle Rodriguez ha una forza bruta con tocchi di simpatia che non avevamo mai visto e insieme costituiscono una coppia (non di amanti) che porta avanti il film. Justice Smith e Sophia Lillis fanno la loro buona parte di spalla con una maggior caratterizzazione del primo rispetto la seconda ma che non vediamo l’ora di rivedere in un prossimo film. Daisy Head si rivela troppo poco sviluppata e il suo villain è basilare e standard mentre Hugh Grant è una simpatica canaglia che dimostra di avere degli ottimi tempi comici come ce lo ricordiamo. Ultima menzione per un Regé-Jean Page che gioca benissimo il suo essere bello e fascinoso ma con tantissima ironia.

Il film va avanti per la sua strada a volte sgangherata e fiera delle sue assurdità e anche quando mette in mostra i muscoli a livello di effetti speciali, non sembra che voglia impressionare. Proprio per questa sua bontà d’animo e umiltà convince e conquista rivelandosi un’avvincente story fantasy medievale con tanto cuore. 

Andrea Arcuri