La Trama dei Desideri – Greta Gentili. Recensione

3 Mar, 2023

Relativamente a questo libro, non conosco quali fossero gli intenti narrativi dell’autrice. Quale pubblico volesse raggiungere, quale scopo si fosse voluta prefiggere, quale insegnamento volesse impartire.

Sta di fatto che, ultimata la lettura, mi verrebbe da dire che il target che dovrebbe essere maggiormente adatto alla storia narrata da Gentili sia quello degli ‘young adult’, ma di quelli che non hanno per abitudine consolidata la lettura.

Risulta tutto semplificato, sia nella struttura sia nella trama.

La voce narrante si divide tra quella di Giacomo e quella di Alice poiché i capitoli, ma non sempre in modo esattamente alternato, sono intitolati espressamente con i loro nomi, in quanto effettivi protagonisti di tutta la vicenda. E già questo dettaglio mi rende un po’ tanto ingenuo l’impianto.

Non ci vogliono molte pagine per capire quale sarà il destino di queste due figure centrali, anche se nella parte iniziale l’autrice tenta di confondere un po’ le acque inserendo Umberto, una sorta di terzo incomodo in quello che sarà il percorso di Alice e Giacomo.

Lungo tutto l’arco della trama si respira un’atmosfera complessivamente stereotipata, in quanto tutti gli attori del plot sembrano abbastanza tagliati con l’accetta. Possono incarnare valori positivi e porsi sempre con il classico atteggiamento di eroi/eroine senza macchia e senza paura. Oppure si muovono nell’ambito di un registro negativo, mostrando a chi legge soprattutto qualcosa che comunque non va oltre un cattivo carattere.

Gli ‘young adult’ che leggono assiduamente hanno raffinato la loro coscienza letteraria e, a mio parere, rifuggono da queste storie che vivono, oltre che sullo stereotipo, sulla possibilità di una rapida commozione con conseguente lacrima furtiva. In qualche modo, anche per una questione di formazione, gli adolescenti devono avvicinarsi al mondo dei ‘grandi’ per capire anche solo un po’ quelle che sono le dinamiche nei rapporti ad esempio tra i genitori o anche tra innamorati, in relazione ai loro approcci fisici. Nell’ultimo quarto del volume c’è una parte che è proprio dedicata a questo e dove non si risparmiano i particolari.

Ma qui, sempre secondo me, c’è anche una certa dose di superficialità nell’insieme.

Nel complesso, è una lettura leggera. Forse anche troppo.

 

Enrico Redaelli per GlobalStorytelling