IN FLAMES – “Foregone”. Recensione. Disponibile in Vendita

26 Feb, 2023

Il gruppo “IN FLAMES” rappresenta il meglio del passato, presente e futuro del metal. Architetti della New Wave Of Swedish Death Metal e fornitori innovativi di groove, hard rock e melodich e sono tanto vitali (e ancora più energici) oggi rispetto a quando hanno scatenato classici come “Come Clarity” e “Clayman” nei decenni passati. Il duo di cantautori composto dal cantante Anders Fridén e dal chitarrista Björn Gelotte (entrambi appaiono in ogni uscita degli IN FLAMES dal 1995) persiste come uno dei team creativi più potenti della musica metal.

 

“ The Beginning Of All Things That Will End ” è una canzone tutto sommato semplice, un intro strumentale che ci avvolge nelle sonorità del gruppo come un abbraccio fermo e dal sentore quasi nostalgico. Con il videoclip di “ State Of Slow Decay ” siamo in uno spazio angusto con la band che canta e suona. La canzone scelta come singolo promozionale ti stringe nel suo sound coinvolgente a tratti volutamente disturbante e in altri più orecchiabile. Risulta un brano perfetto per il gruppo scelto accuratamente proprio per mettere in mostra tutta la loro carica e stile che li ha sempre contraddistinti. Successivamente si torna a toni più orecchiabili con “ Meet Your Maker “ ma senza dimenticare la carica del gruppo. Il verde è il colore predominante presente nel videoclip che risulta semplice nella messa in scena visto che siamo su un palco come ad assistere ad un performance live. Ne viene fuori un brano coinvolgente ma tutto sommato abbastanza classico per il gruppo senza tante sorprese ma non per questo meno valido. Il sound che ascoltiamo in “ Bleeding Out ” è da subito incalzante. Si crea certamente qualcosa di molto riconoscibile grazie alla componente musicale a cui aggiungere un cantato decisamente armonico. Sicuramente può essere considerata una di quelle canzoni facili da ascoltare e che il gruppo potrebbe usare come prossimo singolo.  

 

” Foregone Pt 1 ” è un altro brano scelto dalla band come singolo promozionale. Il videoclip è una serie di immagini vibranti che mettono in contrasto bianco e nero con punte di colore rosso sangue. Sono immagini non tanto scioccanti o da censura ma prese con la musica e le parole della canzone acquistano certamente un significato molto forte che lascia il segno. Il brano ha un gran potere ipnotico e viscerale di forte trasporto emotivo dettato da magnifici assoli di chitarra e un cantato potente. ” Foregone Pt 2 ”si presenta con un giro di chitarra e batteria davvero originali. Qualcosa di nostalgico e quasi romantico pervade la canzone e anche quando si aggiunge la parte cantata si rimane avvolti e impressionati da tanta bellezza. Decisamente una delle canzoni più belle dell’album da ascoltare più e più volte. Superiamo la metà dell’album con ” Pure Light Of Mind “ che colpisce per il suo essere una canzone decisamente più soft, rispetto ad altre dell’album ovviamente. Dal sapore nostalgico, come se fosse una cavalcata al rallentatore in un lungo viaggio ma decisamente avvolgente e molto armonica nel suo procedere. Un momento quasi di relax nel mezzo dell’album per riprendere fiato ma in maniera assolutamente non banale. Ecco arrivare ” The Great Deceiver ” che impazza con un ritmo indiavolato ed estremamente veloce. Risulta sicuramente una di quei brani che mettono a dura prova le corde vocali e l’energia che richiede per ballare durante un live….e il pubblico che l’ascolta non può far altro che sperare che il giorno in cui ci si ritrova a ballare tutti insieme arrivi il prima possibile ! 

 

Si continua con “ In The Dark” la cui voce roca di Anders è la colonna portante della canzone dettando ritmo e tonalità. La parte musicale risulta volutamente molto monotonica con ogni tanto cambi repentini di stili ma sempre andando dietro al cantato. A tratti sembra di ascoltare due brani distinti che si fondono tra loro in maniera davvero ben riuscita. Un canto groove e un giro di chitarre ipnotico ci introducono alla prossima “ A Dialogue In b Flat Minor ”. Subito dopo il canto si alterna con stili differenti e anche la musica muta e cambia lungo l’ascolto. In questo caso il gruppo dimostra di avere voglia e capacità di variare il proprio stile anche all’interno di uno stesso brano e il risultato è molto buono. “ Cynosure ” è un’altra scarica di adrenalina dall’inizio alla fine. Crea sopra dei riff di chitarra pazzeschi veloci ma anche più tranquilli in aggiunta ad una bellezza nella parte cantata davvero indimenticabile e piena di vigore. Una delle più riuscite dell’album e di quelle che rimangono piacevolmente in testa. “ End The Transmission ” chiude l’album in maniera energica. Racchiude tutta l’essenza del gruppo con una carica musicale e cantata impressionante creando un sound anche orecchiabile e facile da ascoltare. Il gruppo ci lascia con un album davvero prezioso e valido sotto molti punti di vista. Non possiamo fare altro che ascoltarlo nuovamente e magari sperare in un tour in Europa con date in Italia.    

 

Tracklist :

  1. The Beginning Of All Things That Will End 2:13
  2. State Of Slow Decay 3:58
  3. Meet Your Maker 3:57
  4. Bleeding Out 4:01
  5. Foregone Pt 1 3:24
  6. Foregone Pt 2 4:30
  7. Pure Light Of Mind 4:26
  8. The Great Deceiver 3:45
  9. In The Dark 4:17
  10. A Dialogue In b Flat Minor 4:28
  11. Cynosure 4:05
  12. End The Transmission 3:42

 

IN FLAMES online:

https://www.inflames.com/

https://www.youtube.com/@InFlames

https://www.instagram.com/inflames/

https://twitter.com/InFlames_SWE

 

 

IN FLAMES sono

Anders Fridén – Vocals

Björn Gelotte – Guitar

Chris Broderick – Guitar

Bryce Paul – Bass

Tanner Wayne – Drums

 

Andrea Arcuri