“Studio 666” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 23 al 29 Giugno 2022

17 Giu, 2022

Per registrare il tanto atteso decimo album, la leggendaria rock band dei Foo Fighters si trasferisce in California, in una villa intrisa della macabra storia del rock and roll. Qui infatti, decenni prima, un rocker posseduto dal demonio si è spinto troppo oltre, entrando in contatto con forze oscure. Una volta giunto in quella casa, anche Dave Grohl si trova alle prese con il blocco dello scrittore e con forze soprannaturali che minacciano il completamento del disco e la stessa esistenza della band…  

Ecco un nuovo film dedicato agli amanti del rock più classico e vecchia scuola con il suo essere rumoroso ed esagerato, blasfemo ma anche ironico cosi come il film stesso che corre veloce puntando sullo spavento a volte sciocco e cruento nelle immagini volutamente trash.

Certo bisogna accettarlo per quello che contiene e per il tono in cui lo mette in scena quindi non bisogna aspettarsi grandi prove attoriali (tutti i componenti del gruppo sono pessimi nella recitazione), nessun discorso altisonante o morale impegnata e tantissime situazioni esagerate e inverosimili.

Una volta compreso e accettato tali condizioni allora “Studio 6666” conquisterà trovando il suo pubblico di appartenenza che siano fan del gruppo, della musica rock o dello splatter a litri. Tutto questo andrebbe anche bene se però il suo contenuto fosse stato aiutato da buone idee cosi da giustificare la durata. Splatter e buona musica non bastano e si sente la mancanza di qualcos’altro che siano veri momenti horror, momenti drammatici reali oppure una maggior dose di ironia e invece cosi come creato, il film non ha molte idee da portare avanti e sarebbe stato meglio accorciarlo di una buona mezz’ora.

Andrea Arcuri