“Ferzaneide – Sono ia” – Recensione dello Spettacolo Teatrale di e con Ferzan Ozpetek

28 Nov, 2021

“Ferzaneide – Sono ia” – Recensione dello Spettacolo Teatrale di e con Ferzan Ozpetek

Non ha una voce particolarmente affascinante.

Sul palco non ha movenze che catalizzano immediatamente l’attenzione.

Eppure rimani inizialmente catturato da quello che racconta di se stesso. Perché, è il caso di dirlo, se ne frega giustamente di essere un animale da palcoscenico.

Non è un attore nato: è uno di noi, che davanti ad una platea racconta una serie di episodi, avendo a portata di mano una boccetta di ansiolitico nel caso l’emozione prenda il sopravvento.

Per quei pochi che ancora non lo sapessero, Ozpetek è un regista cinematografico che lavora in Italia da diverso tempo. Non si può dire che abbia sdoganato certe tematiche relative al microcosmo omosessuale (che poi tanto micro non è), ma di sicuro le ha divulgate in modo che potessero essere alla portata di tutti.

Ecco, all’interno del suo monologo (un’ora e mezza di chiacchiere senza mai una sosta), Ozpetek offre una mescolanza di aneddoti che spaziano da fatti riguardanti la sua vita privata fino a notizie curiose inerenti ai suoi film. Tutto questo condito da messaggi inclusivi sulla realtà gay, mondo a parte che ‘a parte’ non è più ormai da tanto tempo.

E’ bello ritornare con la mente alle storie delle sue pellicole (non vengono citate tutte, ndr) e ascoltare specifici retroscena, ma…

Tra strizzate d’occhio al pubblico, e cenni sul fatto che in sala ci siano personaggi famosi che hanno lavorato con lui, lo spettacolo si riduce ad un discorso senz’altro non banale, ma un po’ a senso unico. I messaggi di cui parlavo sopra faranno sicuramente riflettere, solo che Ozpetek, invece di cucirci sopra ragionamenti circostanziati, li usa come strumento per raccontarsi e nulla di più.

L’impressione è stata quella di essere stati invitati ad una cena dove c’è un ospite di una certa importanza, che per tutta la serata tiene banco senza lasciare ad altri lo spazio per poter interloquire, anzi, capace di bacchettarli se per caso osano spostare l’interesse su altro.

Si replica per quattro serate, dice Ferzan.

 

Enrico Redaelli per GlobalStorytelling