“El Nido” – Recensione In Anteprima. Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival 2021

31 Ott, 2021

“El Nido” – Recensione In Anteprima. Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival 2021

Un’epidemia trasforma le persone in bestie feroci. Sara è infetta da una malattia mentre Ivan cerca di prendersi cura di lei, confinati in un rifugio durante la quarantena, affrontano i loro demoni.

Molto probabilmente l’idea iniziale era quella di realizzare un’opera un po’ horror magari omaggiando film quali “28 Giorni Dopo”, invece il film senza saperlo (la produzione è iniziata prima della pandemia) è diventato una raffigurazione di qualcosa con cui stiamo più o meno convivendo da tanto tempo cioè il Covid. Tutto questo dona alla pellicola una nuova chiave di lettura che ci porta ancora di più a immedesimarci con..il mostro. Lungo il percorso vengono fuori altri dubbi e i punti di vista cambiano mentre cerchiamo di capire quale sia il vero ruolo di Ivan e quanto Sara sia consapevole di tale situazione.  

Senza specificare molto sulle origini della malattia (e quindi forse creando ancora di più parallelismo con il Covid), Temponi mostra tutti i lati che delle persone rinchiuse forzatamente si trovano ad affrontare. Dai primi momenti di diffidenza, gli scatti di rabbia e insofferenza, la paura di farsi del male (Ivan ad un certo punto nasconde i coltelli per paura che Sara possa nuocere a lei e a se stessa), la mancanza di privacy e il controllo l’uno sull’altro. Il tutto scandito da protocolli e regole che forse a volte, come nel film, non sono cosi utili. 

“El Nido” è un film legato ai nostri tempi più del necessario ma proprio per questo indimenticabile per quanto riesce a mettere in scena, bloccando come in un lungo fotogramma il nostro vissuto. A questo si aggiunge una buona dose di intrattenimento sebbene priva di momenti davvero eclatanti se non nel finale e due ottimi attori in perfetta sintonia. 

Andrea Arcuri