“European Fantastic Shorts 2” – Recensione In Anteprima. Al Trieste Science+Fiction Festival 2021

30 Ott, 2021

“European Fantastic Shorts 2 ” – Recensione In Anteprima. Presentati Al Trieste Science+Fiction Festival 2021

HEALING

In mezzo alle Alpi svizzere, in un luogo che si ritiene goda di proprietà taumaturgiche, Sarah vuole porre fine alla carriera di guaritore di Ben.Sebbene gli intenti siano di fare reportage su un sedicente guaritore, alla fine il cortometraggio passa più tempo a far vedere bei paesaggi con pochi dialoghi soprattutto nella seconda metà. Prova a suscitare qualcosa di ben preciso allo spettatore ma alla fine lascia abbastanza indifferenti e insoddisfatti chiudendo la storia con in modo inspiegabile in maniera esagerata.

  
THE REPEATER  

Un tecnico radiofonico sale su un monte per riparare un ripetitore. Un compito semplice che si trasforma in un viaggio pericoloso a causa di una serie di strani avvenimenti che lo costringono ad affrontare una dolorosa verità.Semplice, molto diretto con momenti divertenti e altri stralunati. Tutto questo viene racchiuso in una storia con risvolti non banali e un significato di fondo molto importante. Inoltre verso la fine riesce anche a regalarci un pre-finale a sorpresa e una successiva conclusione commovente. 

SINS OF A WEREWOLF

Un prete di provincia, dopo essere stato morso sul sedere da un animale misterioso, si trasforma in lupo mannaro a ogni luna piena. Lo spargimento di sangue che ne consegue porta a un aumento delle presenze alle sue funzioni da parte della gente del posto impaurita, con grande gioia dei suoi colleghi.
La comicità inglese è impareggiabile e riesce a prendere ogni tipo di storia,anche le più spaventose ed esprimerla in una maniera originale. La storia messa in scena ha risvolti originali, divertenti ma soprattutto dissacranti per la loro disarmante schiettezza. 

SPLENDOR

Una notte, nell’appartamento di Samuel, una lampadina si accende come per magia. Le persone intorno a lui ne rimangono affascinate. È un miracolo.Bastano solo otto minuti per trasformare un qualcosa di cosi banale, l’accensione di una lampadina, in una forma di … isteria di massa fino a risvolti inimmaginabili. Il finale scioccante da una sua personale spiegazione al fenomeno lasciando il pubblico con domande da porsi anche dopo la visione del cortometraggio. 

  
THE DEAD COLLECTORS 

Durante una pandemia, in una realtà alternativa, due uomini hanno il compito di recuperare i morti a domicilio.Il trapasso dovrebbe essere un momento di pace e tranquillità invece non solo i familiari si mettono a discutere negli ultimi momenti ma pura il governo ci mette il suo zampino tramite un servizio molto particolare. Un bel modo per rivalutare le proprie priorità prima che sia troppo tardi in un cortometraggio farsesco e ironico dai risvolti tragicomici.  

SAD – THE MOVIE

Ecstasy, Fear, Sublime, tre tra i brani più evocativi di Dardust contenuti in S.A.D Storm and Drugs, ci accompagnano nello spazio cosmico che separa realtà e immaginazione in un pomeriggio d’estate come tanti per un bambino che sogna di essere astronauta.Una tragedia può essere ricordata come se fosse un’avventura. Un incidente viene vissuto come un viaggio. La musica di Dardust ci accompagna come se fosse un videoclip in un contesto tanto fanciullesco quanto drammatico senza dover aggiungere neanche una parola. 

BLANK SHORES

La polizia si dimostra incapace di ritrovare il suo compagno, Emily inizia a investigare per proprio conto sulla sua scomparsa. Un piccolo indizio la porta in un mondo alquanto distante dal suo e privo di regole. La ricerca si trasforma ben presto in una lotta per la sopravvivenza.Bastano davvero pochi minuti per creare dei personaggi e una storia che conquista totalmente lo spettatore fino a portarlo alle lacrime. Lasciarsi immergere in questo micromondo diventa molto facile grazie alla capacità del regista e dei bravissimi attori sullo schermo. 

PHLEGM

Oscar è in ritardo. Nei grattacieli che lo circondano si stringono mani e si firmano contratti. Questa è l’ultima cosa di cui ha bisogno in questo momento: da dove diavolo arrivano tutte queste dannate lumache?
In poco più di cinque minuti il cortometraggio fa perfettamente il suo lavoro e riesce a trasmettere un messaggio tanto semplicissimo quanto disarmante. La fretta è il meccanismo che muove tutti quanti e l’unico modo per fermarla è la lentezza? Si e il film ce lo ricorda in un modo decisamente molto originale. 

Z

Un mondo devastato dall’apocalisse. Sei persone, di cui quattro con disabilità, si sono rinchiuse in un palazzo per proteggersi dai pericoli del mondo esterno. Marc e Stella iniziano a essere stanchi di occuparsi dei loro compagni e decidono che c’è solo un modo per sopravvivere.Sono molte le domande che rimangono nella mente degli spettatori dopo la visione di “Z”. Non tutte sono piacevoli e non a tutte vorremmo dare davvero una risposta. Teso, preciso e…agghiacciante. Queste sono le parole migliori per descrivere il cortometraggio 

Andrea Arcuri