“Junk Head” – Recensione In Anteprima. Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival 2021

29 Ott, 2021

“Junk Head” – Recensione In Anteprima. Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival 2021

L’umanità ha perduto la capacità di riprodursi e Parton viene selezionato per una missione nel sottosuolo senza fondo: dovrà investigare le voci sulla fertilità dei cloni umani, da lungo tempo dimenticati. Un’animazione distopica a passo uno interamente creata da un solo uomo (o quasi).

Niente nel film di Takahide Hori si nasconde o si vergogna. Il regista lo riempie di un  ampio assortimento di creature fantasiose e volutamente grottesche mentre le varie trame non si fermano mai e spesso il sangue scorre senza censura. La forza di questo film sta tutta nella sua …sfacciataggine di intenti e di messa in scena ma per farlo bisogna saper maneggiare il materiale tecnico cioè la stop-motion e avere qualcosa di profondo da raccontare (tutto il viaggio che il protagonista compie alla ricerca del segreto della riproduzione). In tutti questi aspetti Takahide Hori ne è maestro o ottimo narratore. 

Il film beneficia di un enorme e scrupoloso lavoro di animazione in stop-motion che rimane sempre fluida e spesso ambizioso con epici momenti in rallenty e musica in crescendo. Inoltre il film alterna molto bene scene riflessive a grandi sequenze d’azione ma sempre con un occhio di riguardo alla meraviglia e stupore che il regista vuole infondere agli spettatori. 

Basato sull’omonimo cortometraggio del 2013 e prodotto indipendentemente nel corso di sette anni, “Junk Head” è il primo capitolo di una trilogia. Il regista ha dichiarato che vuole continuare ad avere totale libertà creativa e rifiutato sponsorizzazioni e offerte prediligendo invece la strada del crowdfunding.

Andrea Arcuri