“La Famiglia Addams 2” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 28 Ottobre 2021

26 Ott, 2021

“La Famiglia Addams 2” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 28 Ottobre 2021

Dopo l’incredibile successo del primo capitolo, arriva il sequel d’animazione che segna il ritorno sul grande schermo della famiglia più spaventosa di tutti i tempi: La Famiglia Addams 2. Virginia Raffaele (Morticia), Pino Insegno (Gomez), Eleonora Gaggero (Mercoledì), Luciano Spinelli (Pugsley) e Loredana Bertè (Nonna Addams) tornano a dare voce ai componenti di questa stramba famiglia. 

Questo secondo capitolo sfrutta insieme due tipici espedienti del genere: la ricerca delle proprie origini in un momento di crisi personale (che poi siano genetiche e di ideologia cambia poco) e il viaggio vacanziero con la famiglia. Sebbene a prima vista il primo di questi  possa sembrare originale e piacevole anche se inverosimile, è l’aggiunta al secondo espediente che il film rivela i suoi tanti limiti. Dispiace davvero tanto che un franchise cosi longevo e che avrebbe molti spunti si riduca in cosi poco tempo con un film pigro su molti aspetti.  

La crisi d’identità della secondogenita di Gomez e Morticia risulta poco credibile perché proprio lei risulta essere più di tutti la componente che più si adatta alle vere caratteristiche della famiglia Addams. Quando gli altri cercano di fare assurdità ed esagerazioni riguardo esplosioni o inscenando morti assurde, Mercoledì spiazza tutti con quel piglio dissacrante, ironico e realistico mettendo in scena una comicità fuori dagli schemi. Mettere in dubbio le sue origini risulta quindi un incipit poco credibile.  

Per quanto riguarda il viaggio, dispiace tantissimo vedere che anche questi personaggi sono andati a piegarsi al merchandising più becero puntando sulla musica attuale, ai tanti colori e alle battute per bambini senza spingere tanto sul politically correct. Non avendo altro da dimostrare che essere una grossa trovata commerciale piena di colori e musica pop il film risulta piacevole per i più piccoli e a volte eccentrico ma per nulla inquietante perdendo la sua originalità.

Andrea Arcuri