“Controlling Britney Spears” – Recensione. Disponibile su Discovery+

23 Ott, 2021

“Controlling Britney Spears” – Recensione. Disponibile su Discovery+

Il documentario ripercorre la vita della pop star ancora sotto la tutela del padre. Vengono alla luce fascicoli e informazioni in cui Britney afferma che la tutela legale esercitata dal padre nei suoi confronti era diventata uno “strumento di controllo e oppressione”. Nello speciale emergono i tanti dettagli di un vero e proprio sistema di stretta sorveglianza messo in atto per monitorare ogni suo movimento. 

Le cupe rivelazioni del documentario da parte di persone un tempo vicine al cantante hanno già fatto notizia e alcune di queste erano state presentate nel precedente “Framing Britney Spears”. Questo secondo documentario si concentra maggiormente sulle restrizioni e vincoli che il padre e la società assunta per controllare Britney hanno adoperato. Sono inclusi anche filmati audio della recente apparizione in tribunale della Spears in cui sembra lucida, fredda e arrabbiata nel raccontare alcuni fatti specifici. Il problema è che l’indagine non può dirsi completa perchè alcuni documenti, soprattutto legati alle sessioni in tribunale, rimangono sigillati. 

Certamente questo non è un problema a livello narrativo visto che cerca di aggiungere fatti e aneddoti come se ce ne fossero ancora tanti anche se in alcuni passaggi possono sembrare ridondanti. Tutto questo considerando anche il fatto che non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo documentario/inchiesta che si pone l’obiettivo di raccontare cosa si cela veramente dietra a questa spinosa vicenda. Viene da pensare ad una interessante questione; dove finisce il vero interesse e utilità in tutto questo e inizia lo sfruttamente mediatico? Ancora una volta stiamo parlando di una donna che ad oggi non è riuscita a raccontare la propria storia, un pò come come succede nel suo essere sotto la tutela del padre contro la sua volontà. 

Bisogna anche prendere nota del fatto che “Controlling Britney Spears” risulti molto legato al precedente e non in senso del tutto positivo. Il legame è dettato dal fatto che spesso sembra che alcune sue parti stavano meglio nel precedente solo che, probabilmente per motivi di tempo, si è deciso di farne un secondo capitolo. Questa volta per poter allungare un pochino il tutto sono state incluse ampie parti di “I Am Britney Spears” e “Britney Spears: For the Record”, documentari precedenti che mostrano come il padre James Spears controllasse su sua figlia da mlto tempo. 

Rimane il fatto che sebbene a volte ripetitivo le aggiunte più significative sono poche e tutte concentrate negli ultimi 10 minuti con gli ultimissimi sviluppi; in qualche modo il documentario riesce ad essere ancora più scioccante del predecessore rivelando i metodi disumani e sbalorditivi utilizzati per controllare la Spears nel corso degli anni. Telefoni sotto controllo, cimici, minacce e pedinamenti erano all’ordine del giorno per la popstar che non poteva essere libera nemmeno di fare shopping o vedere i propri figli. 

Andrea Arcuri