“American Rust” – Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2. Disponibile su Sky dal 25 Ottobre 2021
La serie è un travolgente dramma familiare che mette in scena come il sogno americano sia spesso solo un’illusione perché il desiderio di avere un futuro migliore deve sempre prima fare i conti con la realtà. Jeff Daniels è Del Harris, il capo della polizia in una piccola comunità della parte più industriale della Pennsylvania. Quando la notizia di un omicidio dilaga nella cittadina, Harris cercherà di proteggere il figlio della donna di cui è innamorato interpretata da Maura Tierney.
I due attori protagonisti tengono alto l’interesse per questa serie che dalle prime puntate sembra avere molto da dire perché mette in scena molti intrighi, situazioni in stallo e sottotrame interessanti. Ha sicuramente molto potenziale per una storia dalle tinte grigie e piena di luoghi d’ombra e le prime puntate mettono in scena le basi delineando le intenzioni (reali?) dei vari personaggi. Speriamo solo che non tutto sia stato svelato al massimo delle loro potenzialità e che al di là delle solite caratterizzazioni ve ne siano altre celate che verranno fuori più avanti. Il fatto è che risulta a volte sottotono e il suo essere pieno di cliché certo non aiuta a distinguersi da altri prodotti simili.
“American Rust” è certamente una serie piacevole da vedere per la sua ambientazione e per i personaggi interessanti. Sfortunatamente, sebbene abbia questi lati positivi, non è così avvincente e questo potrebbe portare a far diminuire l’attenzione e l’interesse. Nei primi due episodi non ci sono veri momenti di svolta a livello narrativo perché sappiamo che c’è stato un omicidio ma il colpevole è evidente e la storia non fa niente per nasconderlo.
Vediamo quindi come la serie andrà avanti nel suo racconto che per ora si sta rivelando a tratti lento e poco avvincente. Le ottime interpretazioni di Daniels, Tierney e il resto del cast a lungo andare potrebbero non bastare per arrivare fino alla fine delle nove puntate che compongono “American Rust”.
Andrea Arcuri
