Titane – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 1 Ottobre 2021

21 Set, 2021

Titane – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 1 Ottobre 2021

Durissimo. Crudo. Violento, a volte anche gratuitamente.

Ma non siamo di fronte ad un linguaggio estremo di stampo tarantiniano che, portato al parossismo, portava anche a riderci sopra.

Qui si tratta di una brutalità al di fuori dal reale anche se non del tutto inverosimile. E queste scene così furiose arrivano veramente all’eccesso, al punto che verrebbe voglia di uscire dalla sala prima che finisca la proiezione. Si rimane incollati alla sedia non tanto per il gusto dell’orrido quanto per vedere dove la regista, viste certe premesse particolari, voglia arrivare con il plot.

Non si capisce subito come un film di questo genere possa aver ricevuto un premio così importante come la Palma d’oro al Festival di Cannes.

Il registro della brutalità e della ferocia si manifesta con un tale volume da togliere spazio e luce a tutte le altre componenti della pellicola.

E’ come quando si assaggia una pietanza resa oltremodo piccante dall’aggiunta di particolari spezie al punto da coprire il resto dei sapori. Eppure c’è chi apprezza tutto questo sapendo cogliere la presenza di altri ingredienti, solo apparentemente oscurati da un elemento invadente.

E riflettendo, “Titane” offre anche altri dettagli assolutamente non trascurabili.

Sottolineo subito la recitazione di Agathe Rousselle che non si risparmia nei gesti contro gli altri e contro se stessa. Il suo ruolo è agito in ogni particolare e l’attrice è drammaticamente brava a rendere completo il proprio personaggio.

Al suo fianco un Vincent Lindon decisamente all’altezza della situazione, anche lui al centro di situazioni che possono suscitare un certo disagio.

Vuoi per la storia, vuoi per le atmosfere, si respira un’aria decisamente parallela a quella reale, ma comunque credibile, dove assolutamente spicca un discorso legato al linguaggio del corpo, espresso con molte sfaccettature sia gradevoli sia spiacevoli.

Personalmente, visto il modo in cui si era posto all’inizio, credevo in un altro tipo di finale, ma penso che la mia idea (che non rivelo per non suscitare spoiler) possa risultare prevedibile.

Alla luce delle mie parole, non consiglio né sconsiglio la visione di Titane.

Per quello che mi riguarda, non mi interessa certamente rivederlo una seconda volta.

 

Enrico Redaelli per GlobalStorytelling