“Squid Game” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 17 Settembre 2021

14 Set, 2021

“Squid Game” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 17 Settembre 2021

 

Centinaia di individui a corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini. Li attende un premio invitante, ma la posta in gioco è mortale. Sopravvivi o muori. Chi riuscirà a vincere 45,6 miliardi di won? “Squid Game” è una nuova serie originale Netflix dal genere thriller di produzione coreana creata da Hwang Dong-hyuk. La storia includerà giochi per bambini popolari degli anni ’70 e ’80 conosciuti in tutto il mondo ma anche legati alla Corea. “1,2,3…Stella” , “Tiro alla Fune” e il gioco del “Calamaro” sono solo alcune delle prove che i vari concorrenti dovranno affrontare in solitaria oppure a volte in gruppo per accumulare maggiore denaro alla vincita ma soprattutto per arrivare vivi al finale. 

Si chiamano “survival-horror” questo genere di storie legate a giochi e votate al massacro; il cinema orientale è pieno di spunti di questo tipo presi a volte da manga, anime oppure storie totalmente originali. La storia scorre e il pubblico in cerca di emozioni forti verrà accontentato perché saranno molti i momenti di violenza e di morte con macabri risvolti narrativi e risoluzioni senza scrupoli. 

La serie ha due difetti di cui uno legato ad tendenza ad allungare la storia e l’altro per un tipo di recitazione che in Europa non siamo molto abituati. Lungo la storia è presente una sottotrama legata ad un poliziotto che riesce a infiltrarsi tra coloro che fanno rispettare le regole ai giocatori, questa è solo una scusa per vedere il “dietro le quinte” di questo gioco ma alla fine non porta a nulla di davvero concreto. Inoltre spesso la recitazione tende a enfatizzare i momenti più drammatici in maniera a volte innaturale.  

Similare a questa serie su Netflix è disponibile “Alice in Borderland” tratta da un manga. Da recuperare in attesa della seconda stagione che dovrebbe uscire a fine 2021.  

 

Andrea Arcuri