“Luca” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Disney+ dal 18 giugno

16 Giu, 2021

“Luca” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Disney+ dal 18 giugno

L’originale film d’animazione Disney e Pixar “Luca” è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto. I due ragazzi sono mostri marini di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
 
Il film è il debutto di Enrico Casarola in un lungometraggio e porta tutta la sua conoscenza e rispetto per l’Italia nella storia dolce e commovente di una profonda amicizia tra due ragazzi. Il centro del film non è solo l’accettazione del diverso ma anche il tipo di legame che può instaurarsi in un’estate al mare con un estraneo che conosci per caso e per alcuni mesi (o per tutta la vita) si diventa inseparabili.
 
Bisogna certo ammettere che se mettiamo a confronto “Luca” con altri lungometraggi della Pixar potremmo sentire come se mancasse qualcosa. Sarà quel senso di magnificenza estetica, quello scavare davvero in sentimenti profondi come il rifiuto e il pericolo in “Luca” rimangono molto in superficie ma è giusto precisare che spesso certi passaggi risultano troppo marcati e artificiosi e quindi forse meglio un film come “Luca” che si assesta in uno stile più soave e meno macchinoso. 
 
La sceneggiatura rimane in ogni caso ben realizzata e lo spirito si bilancia perfettamente tra giochi per bambini e piccoli momenti di pericolo. Certo tutto viene affrontato da un gruppo di ragazzi e i personaggi adulti rimangono sempre in secondo piano e messi in scena in maniera molto schematica ma la storia è perfettamente intrecciata e le gag intrattengono bene.
 
Ci piace quindi pensare al film come un piccolo viaggio nostalgico, perfetto per l’estate passata in una piccola cittadina di periferia. Magari ha meno grandezza rispetto ad altre storie ma non per questo i suoi messaggi e intenti devono essere considerati come secondari o meno importanti.
 
 
Andrea Arcuri