“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 2 Giugno 2021

29 Mag, 2021

“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 2 Giugno 2021 


Una nuova e agghiacciante storia di terrore fatta di omicidio e male oscuro, che ha sconvolto persino gli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren. Uno dei casi più sensazionali da loro affrontati ha segnato la prima volta nella storia degli Stati Uniti in cui un sospetto omicida avrebbe reclamato la sua possessione demoniaca come difesa.

Il film è il nuovo capitolo dell’universo di “The Conjuring”. Ne fanno parte i primi due capitoli di “The Conjuring”, nonché la trilogia dedicata alla bambola “Annabelle” e “The Nun – la vocazione del male”. I primi due capitoli della saga dedicata a Ed e Lorraine Warren sono stati diretti da James Wan mentre quest’ultimo da Michael Chaves (“La Llorona – le lacrime del male”).

Proprio dal cambio di regista bisogna partire per parlare di questo film. L’universo realizzato da James Wan è riuscito in questi anni a creare un nuovo livello di paura e soprattutto uno stile che non può essere scambiato per uno slasher anni ’80 oppure basato solo su jumpscare. Tutto il campo delle possessioni demoniache e la presenza di spiriti maligni rimane molto difficile da rendere sul grande schermo ma la riuscita del successo di questo genere è proprio dovuta alla regia di James Wan. Non è un caso che i film da lui diretti sono quelli che rimangono i più apprezzati. 

Questa premessa serve per evidenziare come il nuovo capitolo dedicato ai coniugi Warren sia per forza di cose differente dai precedenti. La regia di Michael Chaves sfrutta meno l’effetto angosciante crescente e punta un pochino di più sui jumpscare e sull’azione. Questo porta ad accelerare il ritmo su alcuni aspetti donando al film un maggior senso di intrattenimento ma allo stesso tempo ne rallenta la forza intrinseca sul senso di terrore più viscerale. Cercando di spoilerare il meno possibile il regista punta di più su fattori materiali a livello esplicativo e sul senso d’amore reciproco dei personaggi. Sia chiaro tutto questo non è affatto un difetto della pellicola semplicemente un leggero cambio di rotta a livello di resa finale. Pur avendo alcuni momenti davvero spaventosi cosi da dimostrare che ancora c’è la voglia e la capacità di far sobbalzare sulle sedie il pubblico c’è evidentemente un maggior numero di scene d’azione. Quello che rimane fermo e senza il minimo cambiamento è il fatto che ancora una volta gli attori protagonisti ( Patrick Wilson & Vera Farmiga) si confermano una coppia perfetta che regge tranquillamente tutto il peso drammatico e profondo della vicenda nonchè quello più “attivo”.   

Tutto quindi si conclude su una preferenza e sensibilità personale. Rimane sempre ben salda la sua appartenenza di fatto e di stile all’universo di “The Conjuring” ma le sue diversità potrebbe portare a preferirlo o meno rispetto agli altri. Rimane una cosa molto importante. Il film è l’ennesimo esempio di come la creazione di un film, anche se votato all’horror che risulta troppo spesso essere un genere sottovalutato, se realizzato nel migliore dei modi e senza lasciare nulla può essere un ottimo film che riesca a comprendere momenti di paura e d’azione.

Andrea Arcuri