“American Skin” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Sky e NOW dal 24 Maggio 2021.

20 Mag, 2021

“American Skin” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Sky e NOW dal 24 Maggio 2021. 

Il film racconta le azioni disperate di Linc, un veterano della guerra in Iraq che vede il figlio quattordicenne Kijani morire davanti ai suoi occhi per mano di un poliziotto durante un controllo stradale. Privato di un processo equo,Linc decide di farsi giustizia da solo. Ad accompagnare lo spettatore nel racconto c’è Jordin King, uno studente di cinema deciso a girare un documentario sulla morte di Kijiani e sul desiderio di giustizia di Linc. 

“American Skin” decide di affrontare i vari temi messi in scena in un’unica chiave di lettura; di petto, senza mezzi termini e in maniera prolissa. Nonostante tutto quello che mette in scena, i tanti discorsi che affronta, tutto ciò che di importante decide di parlare il risultato è che tutto quanto viene reso in maniera troppo dispersivo e poco incisivo. 

Quello che manca è la parte drammatica perché non proviamo mai davvero empatia per Linc e la sua perdita e durante il film non ci sono mai momenti di stacco e davvero riflessivi. Sembra che il fine ultimo di tutto questo è riempire i propri personaggi di tanti discorsi (a volte retorici) portare a pensare che farsi giustizia da soli davanti alle ingiustizie sia giusto e che l’unica risposta accettabile è la violenza. 

Il film che vede Spike Lee come produttore è sicuramente da vedere per le questioni importanti che cerca di portare all’attenzione del pubblico anche se funziona solo parzialmente e non riesce a lasciare il segno in maniera cosi forte come sperava. Nate Parker alla sua prima prova da regista si prende il peso e la responsabilità di portare alla luce argomenti significati e molto attuali ma pecca di teatralità sotto molti aspetti come la violenza e la verbosità.

Sicuramente di forte impatto “American Skin” lascia il segno per quello che racconta, invece per come lo racconta è tutta questione di propria preferenza. Rimane fuori da ogni dubbio che i temi messi in gioco sono importanti e i discorsi affrontati riescono a far scattare nel pubblico un coinvolgimento personale di riflessione con se stessi e insieme agli altri. Alla fine questo può anche bastare per prendere il film e usarlo come spunto, con tutti i suoi difetti.  

Andrea Arcuri