“Framing Britney Spears” – Recensione. Disponibile su Discovery +

26 Feb, 2021

“Framing Britney Spears” – Recensione. Disponibile su Discovery + 

 

Arriva anche in Italia “Framing Britney Spears”, la docu-inchiesta curata a livello televisivo dal Times che ripercorre la burrascosa storia della famosa cantante dalla sua incredibile ascesa al suo indecoroso declino. Conosceremo Britney Spears fin dagli inizi della sua carriera, i primi amori con Justin Timberlake e Kevin Federline e verranno analizzati i suoi problemi con le dipendenze e gli eccessi ai quali si è lasciata andare negli anni Duemila. Le sue facoltà mentali sono state messe in dubbio ed è stata considerata incapace di prendere autonomamente decisioni e la sua tutela è stata affidata al padre, James “Jamie” Spears. Il documentario indaga sulla verità di questa situazione che risulta ancora controversa mentre Britney vive isolata lontana dai suoi fan e dal resto del mondo mentre si crea il movimento #FreeBritney. 

Il documentario mette in scena tutte le dinamiche e motivazioni che hanno portato a questa situazione non solo legata alla tanto discussa tutela da parte del padre ma anche riguardo la nascita del movimento #FreeBritney, questi temi vengono sviluppati nella seconda parte dell’inchiesta. Invece per certi versi risulta molto importante e forse più interessante tutta la prima parte che viene dedicata all’opprimente presenza dei paparazzi, al fatto che c’è sempre stata una forma di misoginia nei suoi confronti (in un’era piena di boyband lei è stata una delle prime icone femminile del pop) e come in qualche modo eravamo tutti complici per aver dato voce ai pettegolezzi e aver riso sull’instabilità mentale di Britney. 

Dal lato tecnico e narrativo “Framing Britney Spears” risulta semplice, diretto e lineare; questo aiuta molto il pubblico ad avere una precisa coerenza su quello che si sta guardando. In questo modo non ci si sente presi in giro perché la storia segue perfettamente la vicenda creando pian piano un forte legate d’empatia nei confronti di Britney. Tutto risulta ben raccontato e coinvolgente pur senza voler fare forzatamente sensazionalismo perché gli aneddoti che mette in scena sono già sconvolgenti senza dover per forza caricarli ed esagerali.

La cultura dello showbusiness ha portato al punto di rottura questa giovane e talentuosa ragazza che voleva cantare per gioco ma in realtà pensava ad avere una famiglia. Alla fine della visione avremo più domande che vere risposte ma rimane la speranza che tutto si risolva e finisca per il meglio per Britney Spears ricordando che alla fine, al di là di movimenti e patrimoni, questa è una storia che parla in maniera universale di controllo e identità.

 

Andrea Arcuri