La Municipàl: il rock dal basso dei fratelli Tundo

23 Feb, 2021

 

La Municipàl: il rock dal basso dei fratelli Tundo

 

La Municipàl è un duo, originario di Galatina (provincia di Lecce), composto da Carmine Tundo e sua sorella Isabella. Il progetto nasce nel 2013 quando Carmine dopo una serie di esperienze musicali in alcune band come i Cruska e poi singolarmente con lo pseudonimo Romeus decide di raccogliere in un album le sue canzoni più romantiche e chiama Isabella, residente a Roma dove esercita tuttora la professione di medico. “È nato tutto per gioco, volevo passare del tempo con mia sorella e fare musica, questo è stato lo spirito che ha portato alla nascita di La Municipàl” ha raccontato Carmine a GST.

Il papà dei fratelli Tundo era vigile urbano e con l’intento di prendersi in giro, ecco il nome La Municipàl (pronunciato alla francese) che come genere musicale si rifà ad un cantautorato di base con delle venature rock, senza trascurare la melodia. La canzone e le parole sono sempre in primo piano, sono loro che dettano il sound dei dischi.

Carmine debutta musicalmente come interprete, successivamente con la prima band punk comincia a scoprire la parte autorale e di scrittura, ma la vera esplosione arriva nel 2010 quando realizza un disco con Sugar Music di Caterina Caselli e la produzione di Corrado Rustici (Ligabue, Negroamaro, Elisa): “Questo è stato il mio primo passo nel mondo discografico, poi per questioni personali, anche caratteriali, ho lasciato l’ambiente più commerciale per seguire una mia strada, un po’ più indipendente che mi permettesse di fare la musica che volevo io, partendo dai live, più dal basso, un punto di vista diverso”.

Domenico Modugno, Renzo Arbore, Caparezza, Negroamaro, Sud Sound System e poi La Municipàl per confermare il fermento artistico che ha da sempre caratterizzato la Puglia e di questo Carmine ne è molto orgoglioso: “La mia terra incide molto su quello che scrivo, a partire dal primo album che conteneva Lettera dalla provincia leccese, uno dei brani che ha ottenuto più riscontro e che tratta dell’amore e dell’odio per le mie origini. C’è una parte difficile di questo territorio da analizzare ed affrontare e l’ho voluto fare rimanendo qui, cercando di costruire qualcosa attraverso la musica”.

Dal 2013 con il singolo Via Coramari il successo per il duo è stato sempre un crescendo, ottenendo continue conferme dal vivo (apertura dei concerti di Subsonica, Niccolò Fabi, Le luci della centrale elettrica, Daniele Silvestri, Skunk Anansie); la vittoria di alcuni premi come il MEI (Meeting degli Indipendenti) e la finale al Buscaglione nel 2016, anno in cui esce il primo album in studio Le nostre guerre perdute. Nel 2019 esce un nuovo lavoro, Bellissimi difetti e i fratelli partecipano insieme ad altri artisti all’omaggio reso a Fabrizio De André con la pubblicazione del disco tributo Faber Nostrum, interpretando in maniera originale La canzone di Marinella: “È sempre difficile cimentarsi in brani così famosi e di artisti così importanti – spiega Carmine – ma superata la paura ho cercato di vivermi il momento e di seguire il flusso della composizione che ho ri-arrangiato in un crescendo emotivo”.

La Municipàl si è imposta come una delle migliori realtà musicali della propria generazione, ricevendo un forte apprezzamento da parte della critica e dal pubblico, raggiungendo, nel 2019, una media di 160mila ascoltatori mensili su Spotify, superando i 4 milioni di stream e oltre 10 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Il nuovo viaggio artistico dei fratelli Tundo s’intitola Per resistere alle mode ed è un percorso, iniziato nel 2020, caratterizzato dalla pubblicazione di cinque doppi singoli in uscita in digitale e in formato vinile 45 giri (a tiratura limitata), che saranno raccolti in una speciale edizione a completamento del progetto. A febbraio dello scorso anno è uscito Quando crollerà il governo/Fuoriposto il primo doppio singolo, seguito da Canzone d’addio/Cosa mene faccio di voi, pubblicato ad aprile e da L’Orsa maggiore/Al diavolo rilasciato a luglio, mentre è di febbraio 2021 La terza stagione di Dark/Finisce qui.

Per resistere alle mode è un progetto che avevo in mente da diversi anni e finalmente l’ho realizzato. L’uscita di doppi singoli in vinile da 45 giri è lo spazio massimo che potevo dare alla mia musica e l’idea di avere una forte dualità tra lato a e lato b è stata molto stimolante da un punto di vista artistico. Il titolo è la consapevolezza di essere fuori moda anche da un punto di vista umano e non solo musicale, è la conclusione di un percorso interiore cominciato con l’album Bellissimi difetti e che mi ha portato ad accettare questa condizione che mi distingue dagli altri e mi fa stare bene” ha commentato Carmine a GST.

E ancora: “Io ed Isa siamo due persone timide e riservate, abbiamo un carattere che si scontra con lo showbusiness, ma abbiamo sempre cercato di fare musica in modo consono al nostro essere, quindi senza forzature, perché vogliamo sentirci a nostro agio nel suonare determinati brani, una costruzione dal basso”. Ne è un esempio l’ultimo pezzo appena pubblicato, L’ultima stagione di Dark che come racconta lo stesso autore è una storia d’amore in crisi continua che riemerge ciclicamente, un racconnto che finisce e riparte dallo stesso punto. Il tutto condito dall’elemento di noia provato durante la pandemia Covid-19 e che inevitabilmente ha portato ad un abuso di alcuni strumenti come le piattaforme streaming, da cui la citazione della serie televisiva Dark trasmessa da Netflix.

 

Davide Debernardi per Globalstorytelling