Tutta Colpa di Freud – La Serie. Recensione in Anteprima delle Prime 4 Puntate. Disponibile su Prime Video dal 26 Febbraio.

20 Feb, 2021

Tutta Colpa di Freud – La Serie. Recensione in Anteprima delle Prime 4 Puntate.

Disponibile su Amazon Prime Video dal 26 Febbraio. 

 

Da anni separato dalla moglie, Francesco (Claudio Bisio) è uno psicanalista cinquantenne, padre di tre figlie ormai adulte. Quando anche l’ultima sta spiccando il volo, una serie di eventi le riporta tutte e tre al nido. Con il ritorno delle ragazze sopraggiungono anche gli attacchi di panico, e lo psicanalista è costretto ad assumere ansiolitici e andare a sua volta in terapia.  Basato sull’omonimo film di Paolo Genovese del 2014, la serie è composta da otto episodi ed è una co-produzione Rti e Lotus Production con la collaborazione di Amazon Prime Video”.

La serie si pone l’obiettivo di raccontare di tante storie d’amore che si prendono tutto il tempo per iniziare, avere alti e bassi, ingarbugliarsi ed evolversi in maniera classica ma anche originale. Inizialmente i personaggi e le loro storie sono perfettamente spiegate e presentate, poi pian piano vengono fuori le difficoltà e questo permette agli spettatori di creare legami forti con loro e magari avere le proprie preferenze mentre le seguiamo con passione. In questo bisogna solo elogiare il lavoro di squadra che è venuto fuori tra la scrittura di Paolo Genovese, la direzione artistica di Rolando Rovella e le recitazioni di tutto il cast coinvolto.  

Marta Gastini, Caterina Shulha e Demetra Bellini sono le attrici scelte per interpretare le figlie di Francesco e ognuna di loro riesce a dare al proprio personaggio precise e chiare caratteristiche che le contraddistinguono. Claudia Gerini e Stefania Rocca sono molto brave nei loro ruoli di contorno mentre Claudio Bisio e Max Tortora mettono in scena dei siparietti comici molto divertenti e mai esagerati. “Tutta colpa di Freud – La Serie” offre un divertente spaccato di vita che intrattiene senza voler essere particolare originale e con la forte volontà di raccontare la modernità milanese in maniera ironica. Le differenze tra le tre figlie permettono anche di mettere in scena mondi differenti come quello dei social (simpatico e riuscito il personaggio di Luca Bizzarri), la meritocrazia nell’università, l’omosessualità e i tradimenti. Tutti questi temi sono affrontati in modo semplice, a volte solo sfiorati ma sicuramente mai pedante o drammatico perché il fine della serie non è certo fare psicanalisi in maniera seria.   

Alla fine delle prime quattro puntate si nota una tendenza a non aver assistito mai a particolari colpi di scena come succede spesso a serie tv di questo genere. Allo stesso tempo rimane alta la curiosità nel sapere come le varie storie d’amore si evolveranno e cosi il pubblico rimane incollato speranzoso che tutto proceda per il meglio per questi simpatici personaggi. 

 

Andrea Arcuri