“Lei Mi Parla Ancora” – Presentazione Stampa e Recensione in Anteprima. Disponibile su Sky e NOWTV dal 8 Febbraio 2021

6 Feb, 2021

“Lei Mi Parla Ancora” – Presentazione Stampa e Recensione in Anteprima. 
 
Disponibile su Sky e NOWTV dal 8 Febbraio 2021
Torna il regista Pupi Avati e due anni da “Il Signor Diavolo” e sceglie di realizzare un film da “Lei mi parla ancora – Memorie edite e inedite di un farmacista” scritto nel 2014 a 93 anni da Giuseppe Sgarbi. 
 
Nicola Maccanico, Executive Vice Presidente di Sky si è sentito onorato per la possibilità di poter distribuire il film di Pupi Avati on demand. Inoltre era forte l’intenzione dettata da una scelta precisa di non voler “congelare” il film per chissà quanto tempo prima di farlo uscire nei cinema. Alla presentazione stampa il regista Pupi Avati ha dichiarato “quella di questo film è una storia d’amore totalizzante ed esagerata che può attirare ogni tipo di pubblico, noto che ai giorni d’oggi c’è una sorta di prudenza nel confidarsi e vivere i propri sentimenti. Invece negli anni ’50 c’era quel profondo senso, legata ai rapporti amorosi e anche alle cose materiali, come se dovessero durare per sempre”. Renato Pozzetto è il protagonista Nino. Le sue parole: “La sceneggiatura mi ha molto colpito fin da subito e dopo cinque minuto che la stavo leggendo mi sono commosso davvero. Ho chiesto a Pupi Avati se c’era spazio per fare delle modifiche ma poi quando ero sul set ho visto che tutto andava talmente bene che non ho voluto cambiare nulla”. Fabrizio Gifuni interpreta Amicangelo, il ghost writer a cui viene affidato il compito di raccogliere le memorie di Nino. Inizialmente il suo personaggio mostra diffidente e accetta molto controvoglia il compito. L’attore si è sentito un pò Amicangelo che entra con la sua figura contemporanea in un mondo nuovo e anche lui essendo al suo primo lavoro con il regista stava “entrando” in un modo di fare cinema molto classico. Stefania Sandrelli è Caterina la moglie di Nino. Ecco le sue parole “una delle cose più belle del cinema è quello che spesso rimane tra le righe, il non detto e non visto. Io sapevo di avere una lavorazione molto frastagliata lungo il film visto che mi si vede un pò all’inizio e in alcuni frangenti nel mezzo del film ma poi ho capito che tutto andava a convergere in maniera perfetta . Inoltre volevo lavorare con Pupi Avati da tanto tempo e sono contenta di aver avuto finalmente questa occasione”. Chiara Caselli interpreta la figlia di Nino e Caterina. L’attrice ha dichiarato “Anche se conosco davvero la persona che interpreto ho voluto fare un lavoro di ricerca come se fosse un personaggio “storico” e ho trovato del materiale su cui basarmi, inoltre il regista Pupi Avati mi ha aiutato tantissimo”. Nicola Nocella ha già lavorato con Pupi Avati e grazie a questo si è affidato totalmente al regista. Ho deciso di interpretare il mio personaggio come se fosse al servizio della famiglia Sgarbi da tantissimo tempo. Anche Serena Grandi ha già lavorato con Pupi Avati e lo ringrazia tantissimo perché grazie a questo film si è sentita aiutata a superare quest’anno difficile. Ha affrontato il suo ruolo sentendosi ispirata soprattutto all’essere madre. Nino da giovane è l’attore Ciro Musella. Ecco le sue parole “mi sono sentito amato dal regista e scrutato dentro. Pupi Avati ti guarda non per quello che hai fatto in precedenza ma per quello che ha davanti” 
La storia è quella di Nino e Caterina sposati da sessantacinque anni. Alla morte di Caterina, la figlia, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna, gli affianca un ghost writer per scrivere, attraverso i suoi ricordi, un libro sulla storia d’amore tra Nino e Caterina. Poco a poco lo scrittore riuscirà ad entrare nel mondo di Nino fatto di ricordi vividi e sentimenti pulsanti. Nascerà così tra i due uomini una complicità sincera che porterà Nino a fidarsi di lui raccontargli i suoi pensieri più profondi. 

“Lei Mi Parla Ancora” risulta essere un film lento e cadenzato da una narrazione ispirata dalla straordinaria interpretazione di Renato Pozzetto. L’attore che conosciamo bene per i suoi ruoli comici incarna un uomo ormai avanti con l’età ma pieno di ricordi dolci verso una donna che raffigura il grande amore. Allo stesso tempo il sentimento che riesce a mettere in scena quando perde questo amore è profondo e intenso e porterà il pubblico a immedesimarsi totalmente in questa storia.  

Spesso il film si ferma e una voce fuori campo fa da ponte quando vediamo dei flashback tra Nino e Caterina giovani e nel pieno del loro amore. Forse è un modo di raccontare una storia in maniera non proprio fluida ma il tocco leggero del regista Pupi Avati è ben presente. Inoltre la musica risulta eccessivamente presente ma questo è l’unico espediente che il regista usa come forzatura retorica e ricerca della lacrima a tutti i costi. Per il resto il film ha il coraggio di mettere in scena un argomento di cui si parla troppo poco per tabù e paura (la morte) e riesce a farlo con uno stile semplice che forse qualcuno potrebbe definire televisivo ma in realtà è una precisa scelta stilistica e caratteristica del regista.    
 
Andrea Arcuri