“Ballo Ballo” – Recensione in Anteprima.  Disponibile su Amazon Prime Video dal 25 Gennaio 2021

20 Gen, 2021

“Ballo Ballo” – Recensione in Anteprima. 
 
Disponibile su Amazon Prime Video dal 25 Gennaio 2021

Colorato, frizzante, divertente ma assolutamente non frivolo e con un messaggio di fondo importante, almeno nelle intenzioni. Questo è quello che viene fuori dopo la visione del film “Ballo Ballo” di Nacho Alvarez.
Ambientato negli Anni ’70 in Spagna dove vigeva una forte censura dei costumi questa è la storia di Maria, una ragazza piena di vita e voglia di liberta` con la grande passione del ballo. Dopo avere abbandonato il suo promesso sposo davanti all’altare, torna a Madrid, va a vivere con la sua amica Amparo e con un colpo di fortuna riesce a entrare nel corpo di ballo del programma di maggior successo del momento, “Las noches de Rosa”. Li` si innamora di Pablo, figlio del temibile censore televisivo Celedonio, che sta seguendo le orme del padre nell’emittente televisiva. Scopriremo insieme a Maria se vale davvero la pena andare contro le regole e avere il coraggio di cambiare. 
I più grandi successi di Raffaella Carra` sono caratterizzati da una musica molto allegra e coinvolgente uniti a storie e testi a volte “scabrosi” e fanno da perfetta colonna sonora a questa storia che racconta un delicato passaggio nel panorama televisivo.   
Avendo ben chiaro queste premesse bisogna anche dire che “Ballo Ballo” non pretende di fare approfondimenti su tutta la situazione legata alla censura se non piccoli discorsi e prese di posizione dei personaggi. Tutti risultano dei precisi stereotipi che si muovono secondo copione (l’amica un po’ svampita, il capo censore cattivo…) e ognuno di loro serve per far progredire la storia quanto basta e aggiungere caratteristiche ben precise. Tutto questo poteva anche portare alla realizzazione di un grande musical peccato che il messaggio di fondo in alcuni momenti cerca di farsi serio ma il contorno non glielo permette. Rimane il sentore di avere sempre a che fare con qualcosa di divertente ma falsato perché costretto nella sua voglia di essere pur sempre un musical gioioso. Insomma vuole raccontare e portare avanti un messaggio rivoluzionario ma lo fa sempre e solo con risate e tanti colori senza vere difficoltà e senza vera serietà. 
Inoltre ci sono due problemi di tipo tecnico che trasforma tutta l’operazione in qualcosa di svogliato e poco curato. La regia di un musical, soprattutto dove si balla molto come questo dev’essere leggera e far sembrare i personaggi che si muovono in modo sinuoso. Questo non accade quasi mai perché la regia è sempre molto statica limitandosi spesso a fare infiniti giri a 360° sui personaggi e poco più. Il doppiaggio durante le musiche è pessimo, ci sono evidenti differenze tra il cantato e il labiale degli attori. 

Bella iniziativa che certo farà passare un paio d’ore in spensieratezza e nel ricordo delle migliori canzoni di Raffaella Carrà ma per il resto il film non va al di là di questo e lascia poco il segno per i suoi intenti. 
  

Andrea Arcuri