“La Stanza” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Amazon Prime Video dal 4 Gennaio 2021

25 Dic, 2020

“La Stanza” – Recensione in Anteprima.

Disponibile su Amazon Prime Video dal 4 Gennaio 2021 

Stefano Lodovichi è al suo terzo lungometraggio dopo “Aquadro” nel 2013 e l’inquietante “In Fondo al Bosco” del 2015. In un certo senso è proprio da quest’ultimo titolo che “La Stanza” riprende un certo tipo di filo narrativo perché entrambi parlando di madri con un rapporto particolare con i propri figli. In questo caso siamo in una bella e tenebrosa villa urbana in stile liberty (ricreata in due teatri di posa negli studi Videa dallo scenografo Max Sturiale e l’art director Adriano Cattaneo) abitata da una madre disperata (Camilla Filippi) e un ragazzino chiuso nella propria camera. Uno sconosciuto suona il campanello. E’ Giulio (Guido Caprino) affabile quarantenne che asserisce di aver prenotato una stanza b&b nella villa. Nel frattempo la donna è in attesa di Sandro (Edoardo Pesce), il marito che l’ha lasciata. Quello che segue è un serrato corpo a corpo psicologico e fisico tra i tre. Il tutto si concluderà con più twist narrativi e un epilogo fanta-metafisico.

La particolarità del film è il fatto che vuole parlare di rapporti genitori/figli in maniera molto particolare e originale. Decide di cavalcare il genere thriller con sfumature horror che si muove pian piano andando a svelare e rivelare, minuto dopo minuto, novità e colpi di scena. La casa, unica ambientazione del film, da sempre è uno dei teatri principali dei racconti di genere, in particolare di quelli famigliari e il regista la usa nel migliore dei modi. Il contesto scenico, dettagliatamente studiata, è come un personaggio che unita ai tre attori protagonisti si intreccia alla perfezione con una storia solida, appassionante, commovente e ricca di colpi di scena.

“La Stanza” è la conferma che spesso per realizzare un buon film non serve molto ma troppo spesso altri registi non lo capiscono. Basta una storia originale, attori scelti perfetti nei loro ruoli e un regista che sa benissimo cosa vuole raccontare e come vuole veicolare i sentimenti nello spettatore. 

Andrea Arcuri