“Skylin3s”- Recensione in Anteprima. Presentato al Trieste Science+Fiction Festival

29 Ott, 2020

“Skylin3s” – Recensione in Anteprima.

Presentato al Trieste Science+Fiction Festival

La saga di “Skyline” è iniziata nel 2010. Il primo film era diretto da Colin e Greg Strause, nel 2017 è uscito “Beyond Skyline” e ora siamo al terzo capitolo entrambi per la regia di Liam O’Donnell. Una trilogia low-budget che è un vero cult per tutti gli appassionati del genere Syfy. 

Questa volta il cast vede Lindsey Morgan famosa per la serie “The 100”, Rhona Mitra conosciuta per “Doomsday” e Alexander Siddig visto in “Il Trono di Spade”. Davvero un supercast per una storia intergalattica in cui seguiamo Rose (Lindsey Morgan), un ibrido dai superpoteri, guidare una missione nel mondo alieno per salvare ciò che resta dell’umanità. Nel frattempo sulla terra il Dottor Mal (Rhona Mitra) sta cercando un vaccino. 

Per metà un videogioco live-action e per metà una tipica caccia contro gli alieni, il film risulta essere fantascienza pura vecchio stampo in cui ci sono molti personaggi forti e risoluti, una storia tutto sommato semplice e soprattutto dialoghi non troppo impegnativi. Ciò che si rivela sempre divertente e ben curato è il lavoro sugli effetti speciali. Il regista e in effetti tutto il franchise ha sempre puntato molto su questo aspetto e ancora una volta ne esce vincente e straordinario da vedere per un film realizzato in low-budget e maggiormente speso per la parte estetica. Certo ci sono momenti in cui gli effetti funzionano meglio di quanto ci si aspetterebbe e altri dove gli elementi su larga scala non convincono del tutto ma a parità di budget e ambizione, il risultato finale è sorprendentemente impressionante.

Era inevitabile che la trilogia di “Skyline” finisse nel portare la battaglia nello spazio ampliando notevolmente la prospettiva di una serie che è iniziato in un condominio di Los Angeles per poi passare a livello internazionale e ora spaziale. In maniera paradossale cercando di esplorare orizzonti più lontani c’è il forte rischio di incappare in modelli già usati. Infatti il film a molti elementi simili ai vari “Aliens”, “Pitch Black” e “District 9” creando cosi un effetto ridondante. Inoltre i difetti sono quasi tutti concentrati nel suo primo atto dove c’è una sovrabbondanza di dialoghi espositivi, i tipici spiegoni che portano la pellicola ad un’eccessiva ed estenuante durata di circa 110 minuti. Altro punto a sfavore il fatto che il cast è diviso tra la missione nello spazio e un inutile sottotrama sulla superficie terrestre. Per un film tutto incentrato nella velocità di esecuzione andare a spezzare il ritmo non è consigliabile. 

Nonostante i difetti riscontrati “Skylin3s” si riprende alla grande regalando al suo pubblico uno straordinario atto conclusivo pieno di mirabolanti trovate originali. Questo porta alla fine a rivalorizzarlo del tutto che risulta essere divertente e un ottimo intrattenimento per gli amanti di questo genere e del franchise. Aggiunge particolarità interessanti aIla mitologia di questa razza aliena e il suo continuare a puntare sul budget ridotto e l’alta resa a livello estetico ne fanno un prodotto che potrebbe tranquillamente avere altri film al suo seguito con tantissimo potenziale. 

Andrea Arcuri